L’Onu ha elaborato “piani radicali” per trasferire migliaia di profughi siriani dal sud al nord dell’Europa. Lo si legge sul sito del Guardian.
La proposta dell’Unhcr, presentata in una lettera ai vertici dell’Ue, prevede un progetto pilota della durata di un anno per superare il regolamento di Dublino, secondo cui i profughi possono richiedere asilo solo nel primo Paese europeo in cui mettono piede. Un’iniziativa resa ancor più urgente dalla previsione di nuovi arrivi in aprile.
La proposta, secondo il ‘Guardian’, è contenuta in una lettera inviata all’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini, e al commissario europeo per gli Affari interni e l’Immigrazione, Dimistris Avramopoulos, e rappresenta un cambio netto rispetto alle attuali politiche europee, che obbligano i richiedenti asilo a fare domanda nel primo Paese Ue di ingresso.
Vincent Cochetel, direttore dell’ufficio europeo dell’Unhcr, ha spiegato al quotidiano britannico di essere “preoccupato che, quando gli arrivi sui barconi riprenderanno su larga scala ad aprile, non tutti i Paesi della Ue saranno in grado di applicare le lezioni imparate lo scorso anno”. Cochelet sottolinea che “più di due terzi delle persone che sono sbarcate in Italia si sono spostate senza che fossero prese le impronte digitali e senza una corretta identificazione. In un momento di crescente preoccupazione per la sicurezza sui movimenti dalla Libia, questa situazione è anomala. Non tutti coloro che dicono di essere siriani o palestinesi lo sono veramente. E non tutti sono veramente dei rifugiati”.