Milano: Rapine violente contro anziane indifese, due tunisini arrestati

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Due persone arrestate, tre rapine violente ai danni di altrettante anziane commesse tra le ore 13 e le 14 in Città Studi e Lambrate, e il furto di una bicicletta. Sono questi gli ingredienti che girano attorno a due cittadini tunisini arrestati dagli agenti del Commissariato di Città Studi domenica 8 marzo. Quel giorno, i poliziotti avevano deciso di mettere in atto un controllo preventivo per cercare di contrastare le ripetute rapine che erano avvenute nei primissimi giorni del mese: il primo episodio era avvenuto in via Filippino Lippi, domenica 1 marzo, il secondo in via Bronzino, mercoledì 4 e poi giovedì 5 in via Adolfo Wildt.

L’azione di controllo, realizzata da alcuni agenti in borghese, ha portato subito i suoi frutti. Grazie all’uso interno di Whatsapp tutte le volanti avevano le descrizioni della coppia di banditi. Nel pomeriggio, una pattuglia intercetta due stranieri che corrispondono con le caratteristiche dei malfattori sospettati: stanno facendo movimenti strani di fronte ad una bicicletta in via Giovanni Battista Tiepolo. La coppia si allontana e viene bloccata poco dopo, mentre puntavano altre bici in sosta.

bergoglioUno di loro, Ben Othman Omar di 32 anni, nello zaino ha un lungo tronchese e si giustifica dicendo di essere un giardiniere ma la catena tranciata nel luogo del furto della bici lo ‘condanna’. L’altro fermato è Selami Haza Chahine di 30 anni. Quest’ultimo, in particolare, viene ricollegato alla rapina di via Branzino, era vestito nello in maniera uguale: stesso giubbotto blu e stessi pantaloni verdi. In più lo riconosce la custode che il 4 marzo aveva cercato di rincorrerlo dopo l’aggressione ad una 76enne nell’androne. Aveva colpito la donna con un pugno in faccia e poi le aveva dato dei calci mentre era a terra per rubarle una piccola collanina in oro.

Gli investigatori lavorano per collegare i due agli altri episodi, anche se non è semplice vista la difficoltà di alcune delle vittime nel riconoscere gli aggressori. In particolare, l’anziana di via Lippi, a cui era stata tappata la bocca prima di scaraventarla a terra, ha 86 anni ed è ipovedente. Per via Wildt si continua a lavorare: la donna era stata aggredita all’interno dell’ascensore.

Il modus operandi dei due – indiziati di essere gli autori degli altri reati, secondo quanto riferito dalla dirigente del Commissariato Città Studi, Anna Laruccia – era sempre lo stesso. Sceglievano edifici senza la video sorveglianza, uno faceva da palo mentre l’altro aggrediva e rapinava la vittima di turno. Adesso, in attesa della conferma degli arresti, gli agenti invitano tutte le persone che sono state vittime di episodi simili a vincere la paura denunciare.

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