Eccolo qui, il razzista dell’Arteria, quello che organizza serate Hip-Hop, ma , come sostiene da giorni La Repubblica, cronaca di Bologna, raccogliendo l’improvvida attenzione anche della stampa nazionale. Raramente capita in questo mestiere che, in un’intervista con un soggetto, la foto diventi la più eloquente delle affermazioni; la più dura, granitica smentita delle strumentalizzazioni di una stampa in cerca di facili scoop.
Mesfin Fremicael, italiano da diverse generazioni, ormai, ma ancora legato alla sua Eritrea, famoso a Bologna perché tra i promoter di serate in discoteca tra i più capaci e richiesti dai locali. Mesfin, attualmente, è il Pr principale dell’Arteria.
Scusi l’espressione, Mesfin, la riprendo pari pari dai giornali, ma, vedendola, si fa fatica a pensare che lei possa lavorare per una discoteca in cui .
Se è per questo, i razzisti di colore all’Arteria sono parecchi: i Twins, ragazzi ghanesi, Dj Ado, del Senegal e non le dico quanti altri, da dietro al banco alle pubbliche relazioni. Mi viene da ridere…
Eppure, l’altra sera…
… anche l’altra sera – e ci sono le foto della serata pubblicate, come di consueto, sul sito del locale – nel locale i ragazzi di colore presenti in sala erano un gruppo bello consistente, come sempre.
Scusi, Mesfin: perché non ha chiamato La Repubblica per smentire?
Perché non ho chiamato? Ieri, non ho fatto altro! Ho cercato di parlare con la sua collega di quel giornale, ma m’interrompeva sempre, mi ha detto che siamo razzisti e non credo neanche d’essere riuscito a farle capire che stava parlando con un “nero”, uno che, semmai, la discriminazione vera, in ben altre circostanze, l’ha conosciuta sul serio.
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