Ancora in calo la produzione industriale a gennaio: l’indice destagionalizzato segna su base mensile una flessione dello 0,7% e su base tendenziale un calo del 2,2%. I dati diffusi dall’Istat mostrano una gelata a sorpresa sulla crescita nel primo mese del 2015. Unica ad andare bene e’ la produzione di autoveicoli che a gennaio sale del 35,9% su base tendenziale (dato corretto), segnando il quarto rialzo a due cifre consecutivo per il settore (da ottobre 2014).
L’indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive nei comparti dell’energia (+0,5%) e dei beni di consumo (+0,1%); diminuiscono invece i beni strumentali (-1,8%) e i beni intermedi (-0,2%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a gennaio 2015, flessioni in tutti i comparti; diminuiscono i beni intermedi (-2,8%), l’energia (-2,7%), i beni di consumo (-2,0%) e, in misura meno rilevante, i beni strumentali (-0,9%).
Intanto continuano a calare i prestiti delle banche alle imprese e alle famiglie, mentre i tassi sui mutui continuano a scendere. A gennaio i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua dell’1,8% (-1,6 per cento a dicembre). I prestiti alle famiglie sono calati dello 0,5% sui dodici mesi, come nel mese precedente; quelli alle societa’ non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 2,8% (-2,3 per cento a dicembre). I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,06% (3,08 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,71% (8,10% a dicembre). Infine sale la raccolta bancaria a gennaio, stabili invece le sofferenze, sopra al 15%.