Giorgi (FI): «Gioco del rispetto, lasciate crescere in pace i bambini
«Trovo allucinante il “gioco del rispetto – pari e dispari” proposto da 45 scuole dell’infanzia a Trieste, a cui ha aderito pure il Comune di TS, proposto e mascherato come “sensibilizzazione contro la violenza sulle donne”… (come se a 4 anni un bimbo potesse covare tali nefandezze)». È quanto afferma in una nota Lorenzo Giorgi, consigliere comunale di PDL/Forza Italia.
«Sono SI’ dell’idea che ci sia necessità di inserire un serio progetto di educazione sessuale già a partire dalla scuola media, ma qui ci rendiamo conto che stiamo parlando di bimbi di 3-5 anni? Sono assolutamente liberale e tutelo e difendo la libertà di ognuno di vivere come crede nel rispetto della legge che ci regolamenta».
«Ma non tollero questo folle tentativo di intromettersi nel normale percorso di crescita di un bambino (il progetto prevede tra le varie cose anche: Toccarsi reciprocamente dopo aver fatto ginnastica per sentire ciò che i loro coetanei provano dopo la fatica, per poi acquisire maggiori competenze sensoriali ed emozionali, esplorando a vicenda i propri corpi per capire le differenze tra i bambini e le bambine».
Esperimenti “hot” all’asilo: toccamenti e scambi d’abito per i bambini
«E pure il gioco del “Se fossi”, in cui si potranno indossare diversi costumi anche non del proprio genere, potendo esprimere le proprio sensazioni, la propria personalità e la propria fantasia, avendo la possibilità poi di rimanere vestiti così nei giochi successivi)
NON CI STO !!!! LASCIATE CRESCERE IN PACE ALMENO I BAMBINI!»
METTERE IN DISCUSSIONE IL GENERE?? (DA QUI)
triesteprima.it
«Ovviamente – si legge ancora – i bambini possono riconoscere che ci sono differenze fisiche che li caratterizzano, in particolare nell’area genitale». Le ideatrici del progetto rilevano quanto sia «importante confermare loro che maschi e femmine sono diversi in questo aspetto e nominare senza timore i genitali maschili e femminili» (All’asilo??? E quale sarebbe la necessità???)
Dopo il clamore suscitato da questo squallido gioco e le reazioni negative dei genitori, la vicesindaca ha corretto il tiro con questa precisazione retecivica.trieste.it. Ma la peza è peggio del buco e gli opuscoli, purtroppo, parlano piu’ e meglio delle sue chiacchiere… E comunque ossessionare i piccoli tra i 3 e i 5 anni con questioni di gender-trasformer, travestimenti (maschi da femmine e viceversa) e toccamenti vari non è una scelta condivisibile, sia che si tratti di genitali o altro. E soprattutto non è materia scolastica.
Il caso ora approda in Parlamento
E questo sarebbe il gioco del rispetto?! Sono dei criminali che addestrano i bambini ad essere vittime della pedofilia e preparano la societa’ a non criminalizzare i pedofili. E’ un gioco questo del non rispetto, propedeutico alla pedofilia e all’accettazione sociale della pedofilia. Sono dei pervertiti criminali in una societa’ allo sbando senza valori! Eppoi, sarebbe utile sapere se questi asili dipendono dal Ministero della Pubblica Istruzione, dal Comune o se sono privati.
A momenti insegneranno i giochini anche ai feti ancora nelle pance delle mamme…che idiozie!
Ma come si permettono di fare questo, i genitori dove stanno.??? Cosa aspettano ad assaltare il comune???
Buona sera, vi ho appena incontrato e già mi lasciate basita! Dalla Francia scopro le dichiarazioni di Con Bendith( scusate l’ ortografia, ma con ci sta proprio bene ed è gentile) sulle sue idee applicate in fatto di educazione sessuale dell’ infanzia , già mi consolavo pensando a chi sta peggio e invece………Mio figlio ha sempre avuto il suo baule dei travestimenti, ben fornito di elmi, spade, mantelli di ogni genere. I miei allievi pure e le mie allieve erano ricche di collane ,corone scarpette ,di tutto e di più .Lasciati liberi non li ho mai visti fare confusione. Cordiali saluti.
Y
Lei quale articolo ha letto?