Iraq: Isis rade al suolo il sito archeologico di Khorsabad

palazzo di Sargon II
palazzo di RE Sargon II distrutto da ISIS

 

I militanti dello Stato islamico (ex Isil o Isis) hanno raso al suolo un altro sito archeologico in Iraq, quello di Khorsabad nella provincia settentrionale di Ninive, e portato via alcuni reperti. Lo riferisce a Xinhua una fonte dei peshmerga. Il sito di Khorsabad, che si trova circa 15 chilometri a nordest di Mossul, era sotto il controllo dell’Isil da mesi.

Khorsabad è in realtà il nome del villaggio attuale, mentre il vicino sito archeologico è quello dell’antica capitale assira, nota come ‘Dur-Sharrukin’ o fortezza di Sargon II di Assiria, che ha regnato dal 722 al 705 a.C.

Un funzionario del ministero iracheno del Turismo e delle Antichità ha riferito a Xinhua che il ministero sta indagando su queste notizie. Il sito di ‘Dur-Sharrukin’ si può descrivere a grandi linee come un quadrato circondato da una cinta muraria ampia 24 metri e con sette grandi porte. Alcuni resti nella sezione nordest del sito erano quello che rimaneva del palazzo di Sargon II.

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Si tratta del quarto caso di distruzione di reperti archeologici in Iraq da parte dello Stato islamico in pochi giorni: una settimana fa il gruppo aveva diffuso un video in cui si vedevano i militanti che distruggevano statue nel museo di Mossul; giovedì i jihadisti avevano distrutto con le ruspe i resti della città assira di Nimrud, 30 chilometri a sudest di Mossul, e ieri era giunta la notizia della distruzione del sito di Hatra, circa 110 chilometri a sudovest di Mossul.

Prima di questi episodi, gli estremisti dell’Isis avevano distrutto molti templi antichi, santuari, chiese e preziosi manoscritti nella città di Mossul e in diverse altre zone.Nel caos seguito alla caduta di Baghdad il 9 aprile del 2003 il museo nazionale iracheno era stato saccheggiato dagli sciacalli. Si stima che fossero andati persi circa 15mila reperti antichi di valore inestimabile, solo la metà dei quali è stata recuperata finora. La situazione instabile del periodo post invasione, inoltre, ha lasciato per anni siti storici in balia di saccheggiatori, che di tanto in tanto scavavano in modo illegale e hanno rubato decine di migliaia di oggetti d’epoca, causando spesso danni irreparabili. tiscali