“L’Unione europea deve trovare soluzioni vere all’emergenza profughi nel Mediterraneo. I numeri di questa emergenza sono certamente crescenti, la situazione in Libia è molto grave, ma si cerchino le soluzioni, non si lancino allarmi: quelli lasciamoli alle forze populiste che in tutto il continente fanno quel mestiere, fabbricare la paura, paventando una minaccia incombente di portata superiore a quella che poi si rivela essere la realtà”.
Così l’europarlamentare Pd, Cécile Kyenge, ha commentato le previsioni di Frontex, secondo cui sarebbero tra 500 mila e 1 milione i migranti pronti prendere il mare dalla Libia.
“Nel 2014 dovevano essere pronti a partire dalla Libia in 800 mila. A dirlo è stato il ministero dell’Interno italiano, eppure in Europa sono arrivati via mare lo scorso anno poco più di 207 mila profughi“, ricorda Kyenge.”Invece di lanciare allarmi servono soluzioni razionali e di lungo termine, che tengano conto innanzitutto del primato della vita umana. L’urgenza con cui dobbiamo giungere ad un pacchetto di misure strutturali per governare l’eterna emergenza nel Mediterraneo è evidente a tutti – sottolinea l’ex ministro – Servono accordi con i Paesi di transito per creare luoghi dove sia possibile esaminare le domande di asilo e permettere un accesso sicuro all’Europa per coloro che ne hanno diritto. Questo tuttavia deve essere accompagnato da una vera politica comune europea dell’immigrazione, iniziando dal mutuo riconoscimento dello status di asilo che permetterebbe la redistribuzione dei profughi tra gli Stati Membri”
“La Commissione ha anticipato a maggio la nuova strategia europea globale per l’immigrazione. Nella veste di relatrice per il Parlamento del rapporto d’iniziativa strategico sull’immigrazione – conclude Kyenge -lavorerò nei prossimi mesi a stretto contatto con il commissario Avramopoulos per trovare una soluzione a questa emergenza”.
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