UE: da Mare Nostrum a “Europa nostra”. Ora collaboriamo con i dittatori

mogherin

 

“L’immigrazione è un problema che riguarda tutti gli Stati membri, non è più Mare Nostrum ma Europa nostra”. Un’affermazione molto impegnativa quella fatta dal vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans a conclusione del primo dibattito orientativo del collegio dei commissari sull’Agenda europea sulle migrazioni. Un effetto delle nuove tragedie del Mediterraneo che hanno confermato le previsioni più fosche: con la conclusione della missione italiana di salvataggio e l’avvio di “Triton” (ufficialmente finalizzata al controllo delle frontiere da parte dell’Agenzia europea Frontex), il numero dei morti è tornato a crescere. In una misura insopportabile anche per la cinica coscienza europea.

Il farsi carico da parte dell’Europa dell’immigrazione è un auspicio da lungo tempo avanzato dall’Italia. “La gestione ordinata e lungimirante delle politiche migratorie è un preciso dovere strategico della Ue”, ha dichiarato l’alto commissario Federica Morgherini.

Ed è questa la novità: che pare finalmente si vada verso l’elaborazione di una strategia comunitaria sulle migrazioni. Promuovendo l’immigrazione legale, rafforzando la lotta contro i trafficanti. Fino a collaborare con le dittature: “Non dobbiamo essere ingenui – ha detto il commissario all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos -. Il fatto che cooperiamo nell’ambito dei processi di Khartoum e Rabat con dei regimi dittatoriali non significa che li legittimiamo. Noi non offriamo alcuna legittimità democratica e politica a questi regimi, ma dobbiamo cooperare laddove abbiamo deciso di lottare contro il traffico di esseri umani”.

Il primo risultato dell’incontro è che l’Agenda europea sulla migrazione, in origine prevista per metà luglio, sarà anticipata a metà maggio. E riguarderà quattro ambiti tematici: la realizzazione di un sistema comune per il diritto d’asilo, la promozione dell’immigrazione legale, la lotta ai trafficanti di esseri umani, il rafforzamento delle frontiere esterne. Tra le ipotesi una revisione della “direttiva carta blu” per attrarre in ambito Ue i lavoratori più altamente qualificati. Previsto, inoltre, un aumento del bilancio dell’Agenzia Frontex.