Scrive Alessandra Moretti su facebook
I truffatori delle quote latte, da sempre spalleggiati dalla Lega, sono già costati all’Italia 4,5 miliardi di euro. E ora dovremo pagare altri 1,7 miliardi. Alla faccia degli allevatori onesti, la maggioranza per fortuna, che anche qui in Veneto hanno dovuto subire soprusi per anni. Gli italiani ricordano ancora Umberto Bossi che invitava gli allevatori a non pagare per lo sforamento delle quote. “Roma ladrona!”, vanno urlando da sempre. Tranne quando è lo Stato a doverci rimettere per pagare le multe dei furbetti. E come non ricordare il decreto Zaia del 2009 che ha spostato in avanti i termini di pagamento. Di fatto ha passato ad altri la palla per risolvere un problema che esisteva almeno dal 1983. È lo sport preferito della Lega: dare la colpa ad altri, solleticare la pancia dei cittadini con provvedimenti spot e poi sperare che qualcun altro si occupi di risolvere davvero le cose. La propaganda è sempre inaccettabile, ancor di più se si fa sulle spalle dei contribuenti. Salvini e la Lega scendano pure in piazza, ma per chiedere scusa agli italiani.
Non commentiamo lo sproloquio, poiché siamo abituati alle sparate insensate dei politici del Pd, ma rispondiamo con 2 articoli che la Moretti, se ci riesce, dovrebbe leggere
Quote latte, è uno scandalo. Multe UE gonfiate e non dovute
Quote latte: nessuno sforamento, il ministero sbagliò. Gli allevatori avevano ragione