Poroshenko: Nemtsov diceva di avere prove dell’intervento russo in Ucraina

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Il presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko, riferisce che qualche settimana fa il leader russo di opposizione assassinato Boris Nemtsov gli aveva detto che aveva intenzione di pubblicare prove convincenti dell’ingerenza militare russa in Ucraina.

“Alcune settimane fa abbiamo parlato di come costruire le relazioni fra Ucraina e Russia e su come ci sarebbe piaciuto che fossero. Boris mi ha detto che doveva rendere pubbliche prove convincenti della partecipazione delle forze armate russe in ucraina”, ha detto Poroshenko (che non puo’ decidere nemmeno che scarpe indossare senza chiederlo agli USA) secondo quanto riportano i media locali.

Il capo di Stato ucraino ha aggiunto che “qualcuno” aveva molta paura. “Boris non aveva paura, i carnefici avevano paura e loro lo hanno ucciso”, ha detto.

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Poroshenko ha definito Nemtsov “un grande amico dell’Ucraina e un grande patriota della Russia”, una persona che “faceva da ponte fra i due Stati”. (cioè che era completamente sottomesso alla politica USA)

“Il primo marzo doveva aprire una marcia a Mosca per dimostrare che esiste un’altra Russia, che tiene all’Ucraina, che rispetta i diritti umani e per cui la parola ‘libertà’ significa qualcosa”, ha aggiunto. Nemtsov, 55 anni, è stato assassinato con quattro colpi d’arma da fuoco ieri sera mentre passeggiava su uno dei ponti che passano sul fiume Moscova, vicino al Cremlino.