Due anni e quattro mesi di reclusione: è la pena inflitta con rito abbreviato dal gup del tribunale di Lecce Annalisa De Benedictis ad Aurelio Gianfreda, 66 anni, consigliere regionale pugliese dei Democratici Autonomi ed ex sindaco di Poggiardo (Lecce), accusato di condivisione e detenzione di materiale pedopornografico, reato aggravato dalla quantità (Cinquemila file nel computer, contenenti immagini con bambini e atti sessuali con minorenni.).
Il gup ha assolto l’imputato dall’accusa di produzione di materiale pedopornografico. Il pm aveva chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi.
Il caso esplose nel 2011, quando il pc del consigliere finì nella rete della polizia postale di Trento. Col computer, installato nello studio professionale, a Poggiardo, qualcuno scaricò i file civetta con immagini pornografiche di minori, immessi in rete dagli agenti. Per competenza territoriale, gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Lecce.
Il politico ha sempre sostenuto di non avere scaricato né condiviso immagini vietate, spiegando che il pc incriminato poteva essere utilizzato da più persone. Il suo collaboratore Damiano Gravante, anche lui finito sotto processo, nell’ottobre del 2013 ha patteggiato otto mesi di reclusione con la sospensione della pena, e ha poi depositato un memoriale, assumendosi la responsabilità di tutto il materiale proibito scaricato sul computer dello studio professionale del consigliere regionale. Dichiarazioni che, evidentemente, non sono state ritenute credibili dal giudice.
La difesa farà ricorso in appello.
compagno sporcaccione!