Italia, Norvegia, Australia e Paesi Bassi, ma anche Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar e Oman. Sono alcuni dei Paesi che hanno finanziato nel corso degli anni la Fondazione Clinton, che ha tolto il divieto, che era stato imposto per alcuni anni, di ricevere donazioni da governi stranieri. A scriverlo è il Wall Street Journal, che così svela che l’Italia ha finanziato la campagna elettorale di un presidente straniero, e che presidente!
La decisione della fondazione di accettare nuovamente i finanziamenti dall’estero potrebbe riportare nel dibattito politico i dubbi che già erano stati sollevati alcuni anni fa, proprio quando Hillary Clinton sembra pronta a candidarsi per le elezioni presidenziali del 2016. Gli Stati Uniti, ricordano i media nazionali, proibiscono ai cittadini stranieri di donare fondi alle campagne elettorali americane.
La fondazione aveva deciso di non ricevere più soldi dall’estero nel 2009, dopo che Hillary Clinton era diventata segretario di Stato, con l’elezione alla Casa Bianca di Barack Obama. L’ex presidente Bill Clinton, che guida la fondazione, era stato di fatto costretto a seguire l’indicazione dell’amministrazione, dopo aver dovuto anche rivelare i nomi dei finanziatori.
L’amministrazione Obama, oltre a caldeggiare la trasparenza, era naturalmente preoccupata dalle possibili conseguenze: ricevere fondi da governi stranieri per la propria fondazione quando si rappresenta il Paese all’estero, per Hillary Clinton, non sarebbe stato privo di implicazioni politiche.
Hillary Clinton, una volta lasciato l’incarico governativo, due anni fa, si è dedicata alla fondazione, rinominata Bill, Hillary & Chelsea Clinton Foundation.
La lista dei finanziatori è consultabile ora sul sito della fondazione.
Nel 2014, otto Paesi hanno versato il loro contributo, tra cui il Canada, attraverso un’agenzia federale che promuove la costruzione del controverso oleodotto Keystone XL, che dovrebbe trasportare negli Stati Uniti il petrolio estratto dalle sabbie bituminose dell’Alberta; l’agenzia ha versato tra i 250.000 e i 500.000 dollari (sul sito non è consultabile l’ammontare esatto delle donazioni, divise semplicemente per fasce).
In tutto, dalla sua nascita nel 2001, la fondazione ha ottenuto 48 milioni di dollari da governi stranieri.
L’Italia, con il ministero dell’Ambiente, ha versato tra i 100.000 e i 250.000 dollari; tra le altre realtà italiane che negli anni hanno finanziato la fondazione, ci sono il Monte dei Paschi, Autogrill, De Agostini, Enel, Lottomatica e Pirelli.
Pazzesco, ma vero. Ora il governo deve spiegare. E pretendere rimborsi dei soldi pubblici regalati a Clinton!
Max Parisi – – IL NORD