“Il governo è pronto a riferire in aula, compatibilmente con i lavori parlamentari”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano in aula alla Camera, in merito all’ennesimo naufragio di un barcone, avvenuto ieri a Lampedusa, che ha causato la morte accertata di 29 immigrati. Si era parlato di 300, ma la procura di Agrigento a smentito, per il momento.
“Sceglieremo come governo chi verrà a riferire in Aula – ha spiegato – perchè la tragedia è avvenuta in acque internazionali e quindi investe un profilo prevalente di politica estera, investe per altri aspetti le politiche della difesa, certamente, come il presidente del Consiglio ha affermato, è un tema da capi di Stato e di governo. Quindi sceglieremo chi verrà a riferire in Aula, anche perchè la funzione del ministro dell’Interno, come è noto, sta nel dare accoglienza ai vivi e purtroppo drammaticamente nel dare degna sepoltura ai morti”.
La decisione di Alfano è arrivata dopo la richiesta di informativa urgente formalizzata, nel corso della seduta fiume sul ddl riforme costituzionali, da Annalisa Pannarale di Sel. “Non passa inosservata la presenza del ministro dell’Interno in aula – ha dichiarato Pannarale -. Chiediamo che riferisca sull’ennesima strage nel Mediterraneo. Ci sono stati altri morti e altra vergogna”.
Intanto il Movimento 5 stelle si prepara a dare battaglia e ha deciso di chiedere una nuova mozione di sfiducia nei confronti del titolare del Viminale. “Oggi il Movimento 5 stelle – ha annunciato Alessandro Di Battista, deputato del M5s e membro del cosiddetto direttorio – depositerà l’ennesima mozione di sfiducia nei confronti di un ministro dell’Interno indecoroso e indegno, come abbiamo visto nel caso Shalabayeva e che si è comportato con una sudditanza vergognosa di fronte a Genny ‘a carogna’ e che è responsabile più di tutti delle vittime nel Canale di Sicilia”. Al termine dell’intervento, il presidente di turno Roberto Giachetti ha redarguito Di Battista sulle parole usate: “Non si dice indegno”.