Fa discutere la proposta di creare nel quartiere Eur zone di tolleranza dove relegare il fenomeno
Roma, 11 febbraio – LES vuole entrare nel dibattito pubblico in merito alla proposta di realizzare “aree di tolleranza” nel Comune di Roma ove relegare il fenomeno prostituzione. LES vuole sottolineare come iniziative di tal tipo siano sostanzialmente non utili a risolvere il problema dello sfruttamento di giovani ragazze che è alla radice. Un problema che, oltre ad essere deprecabile sotto il profilo del decoro urbano e della salute pubblica, non è emerso come sarebbe dovuto. Creare zone di tolleranza non farebbe altro che avallare questa condotta di sfruttamento. È necessario intervenire con tutti i mezzi di polizia per far emergere e sconfiggere definitivamente una questione sociale che troverebbe terreno fertile proprio con la creazione di queste aree che, si afferma, servirebbero per un maggior controllo della problematica. LES vuole fare una considerazione sotto tre punti di vista.
Primo punto si lega a un discorso di salute pubblica. L’articolo 32 della Costituzione recita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. LES si chiede come si possa coniugare questo dettame con strade e parchi pubblici nei quali i nostri figli corrono il rischio di contrarre infezioni da contatto con profilattici impropriamente lasciati. Noi adulti sappiamo di non doverli toccare ma vale lo stesso per i nostri figli?
Si apre poi un problema di decoro urbano. Roma non ha risolto il problema delle periferie e del loro degrado e ogni giorno i media ce ne danno dimostrazione. Con la realizzazione dello zoning, bisognerebbe porre molta attenzione nel non far sì che le “aree di tolleranza” vengano abbandonate completamente e lasciate allo stato brado a spregio del concetto di decoro. Siamo pronti ad affrontare tutto questo?
Terzo punto è legato al risvolto giuridico della questione. LES sostiene che la creazione di “zone di tolleranza” possa essere catalogata come favoreggiamento alla prostituzione. Si arriverebbe sostanzialmente alla creazione di stralci differenziali in una stessa città, nella quale il valore della normativa cambia e si modifica fino a non punire una condotta illecita. Si tratterebbe di una condotta agevolatrice del fenomeno con conseguenze sull’ampliarsi dell’adescamento e della pubblicità sullo stesso. Si creerebbe, inoltre, un importante problema di coerenza ed omogeneità con il quadro normativo nazionale.
La questione va ragionata a livello nazionale per rispettare l’omogeneità giuridica del sistema a favore del singolo cittadino che dovrebbe essere consapevole di vivere in una società nella quale esistono punti di riferimento solidi e stabili. In questo quadro molto si dovrebbe fare anche in termini di lotta all’associazione criminosa che c’è dietro al racket della prostituzione, vero e cruciale nocciolo della questione. LES si impegna attivamente per promuovere un dialogo in merito ai temi di legalità e sicurezza. Lavoriamo insieme per la legalità!
LES – Forum per la tutela della Legalità e Sicurezza è un’Associazione il cui obiettivo primario è proporre strumenti volti a supportare la tutela della legalità e della sicurezza.
Contatti: info@legalitaesicurezza.it
Il sindaco di Roma sta facendo di tutto per complicare le cose, chieda piuttosto di riaprire le case chiuse della famosa legge Merlin ai suoi compagni del PDioti e non rompete più le b…e.