Foibe, il negazionismo deve essere un reato penalmente perseguibile

IMBRATTAMENTO MONUMENTO AI CADUTI DELLE FOIBE

 

La tesi negazioniste dei fascisti rossi (comunisti italioti) sono volte a negare un qualsivoglia eccidio da parte Jugoslava chee la pseudo ‘ricerca storica’ ha più tardi sancito essere «del tutto prive di senso». Ipotesi dominanti nella storiografia della Jugoslavia comunista, ereditate dai comunisti italioti poi tramandate ai nipotini di Stalin che oggi, nostro malgrado, governano abusivamente il Paese, sono ormai divenute una “verità di Stato”.

Le tesi negazioniste comuniste erano e restano basate su quanto affermato, fin dall’immediato dopoguerra, dagli jugoslavi: “da parte del governo jugoslavo non furono effettuati né confische di beni, né deportazioni, né arresti, salvo che […] di persone note come esponenti fascisti di primo piano o criminali di guerra” (9 giugno 1945).

Nasceva così il falso mito della “vendetta contro i fascisti”, che tuttora viene perpetuato dai fascisti rossi.

Armando Manocchia @mail