Prostituzione, Sel: un quartiere a luci rosse anche a Milano

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Milano come Roma, con una zona a luci rosse in cui mettere in campo tutte le misure necessarie per arginare “i problemi generalmente connessi” a questo fenomeno.
Il capogruppo di Sel a Palazzo Marino, Mirko Mazzali, si e’ detto favorevole a sperimentare un quartiere o comunque una o piu’ strade in cui tollerare, controllandola, la prostituzione, cosi’ come si sta pensando di fare nella Capitale. Per Mazzali si tratta in generale di un problema piu’ ampio, dove una soluzione di questo tipo potrebbe quanto meno “tutelare” da qualche punto di vista, “di dignita’ e sanitario” chi si trova a fare il mestiere piu” vecchio del mondo.

Quanto all’avvertimento del prefetto di Roma, per il quale consentire una zona a luci rosse sarebbe come ammettere la prostituzione, configurando quindi il favoreggiamento, Mazzali si e’ detto in “disaccordo. Quello e’ un reato che necessita di dolo e qui non si puo’ certo dire che gli abitanti di un determinato quartiere o le istituzioni vogliano la prostituzione. L’operazione e’ esattamente contraria”.

“Mazzali dica di che zona di Milano sta parlando, altrimenti sono solo chiacchiere da bar – e’ la replica a stretto giro di posta dell’esponente FdI, Riccardo De Corato -. Non si puo’ aprire all’ipotesi di fare un quartiere a luci rosse, senza pero’ dire dove lo si intenderebbe collocare.
La strada giusta e’ ancora una volta quella tracciata da Regione Lombardia dal centrodestra – ha aggiunto – che ha proposto un referendum per la parziale abolizione della Legge Merlin: controlli di Asl e finanza, cooperative, sradicamento della malavita e dello sfruttamento.