DAMIANO DAMIANO: AL CONFRONTO CON RENZI LA DC DI FANFANI SEMBRAVA LOTTA CONTINUA
“Se il patto del Nazareno e’ saltato, come e’ a tutti evidente, sara’ meno problematico, alla Camera, trovare il modo di correggere la legge elettorale. Un argomento che sta da sempre a cuore a Berlusconi e che noi abbiamo criticato e’ quello dei capilista: a questo punto Renzi, se e’ coerente, non fara’ fatica ad accettare una correzione. La soluzione si puo’ trovare facilmente abbassando il numero dei collegi e, di conseguenza, aumentando il numero dei parlamentari eletti per farli diventare maggioritari rispetto a quelli nominati.
Trovare un nuovo compromesso nel Partito Democratico sulle riforme, da quella elettorale a quella del lavoro e’ la via maestra che puo’ consolidare la nostra unita’. Del resto e’ dimostrato che si puo’ cambiare opinione e riconoscere onestamente i propri limiti, come e’ avvenuto nel caso delle partite Iva. Il Governo ha riconosciuto l’errore ed ha promesso una riforma: nell’attesa il Pd, con altri partiti, ha presentato un emendamento al “Milleproroghe” per bloccare l’aumento dei contributi previdenziali per questi lavoratori autonomi. Il Governo ci ascolti”.
Con questa dichiarazione, il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, ancora una volta offre al governo la possibilità di riconoscere i propri errori disseminati in tema di riforme, pur facendo parte di coloro i quali ritengono che con l’arrivo di Matteo Renzi il Pd non sia più un partito di sinistra e sia stato invece trasformato in un partito dei banchieri e che, con la metamorfosi subita durante quest’anno, al confronto la Democrazia Cristiana di Fanfani sembrava Lotta Continua.
Secondo lei, sarebbe il caso che la Russia andasse in aiuto della Grecia?
“Questa è fantapolitica. Il punto vero è l’Europa. Che cosa fa l’Europa? La Merkel e Draghi per adesso stanno continuando con le politiche di austerità; il governo di Tsipras chiede di cambiare non solo per la Grecia ma per tutti gli altri paesi dell’Unione europea e, quindi, la partita è questa. Vogliamo continuare con un’Europa che distrugge il wel fare, che distrugge l’occupazione, che distrugge i diritti sociali? No, noi vogliamo un’Europa che permetta di usare la ricchezza che la stessa Europa ha per far stare bene un po’ tutti. Questa è la partita, poi il resto non è altrettanto importante”.
Se per il resto che non è altrettanto importante intende riforma della legge elettorale, riforma del Senato, riforma delle province, penso che la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica sia d’accordo. Però un’altra cosa importante purtroppo c’è: dopo il fallimento del viaggio a Mosca della Merkel e di Hollande per pacificare Russia ed Ucraina, si riuscirà ad evitare la guerra e, soprattutto, a far desistere il presidente Obama, peraltro insignito del premio “Nobel per la pace”, dall’inviare le armi all’Ucraina?
“Certo noi non ci arruoliamo nella guerra che gli Stati Uniti stanno facendo in Ucraina e pensiamo che, al contrario, bisogna trovare la pace. La pace deve rispettare tutti, così come noi siamo contrari ad un’Europa chiusa come un fortino su se stessa e, soprattutto, siamo convinti che con la Russia non bisogna ricominciare la guerra fredda, ma bisogna dialogare”.
Poi c’è ancora un’altra grossa questione: l’Europa continuerà ancora ad essere l’Europa dei banchieri?
“L’Europa si è collocata dalla parte sbagliata della barricata ed il governo tedesco presieduto dalla Merckel ha la maggioranza in parlamento formata dai cristiano-democratici di Cdu e dai socialdemocratici di Spd e quindi il tragico è che queste politiche neo-liberiste in Europa non sono date solamente dalla Merkel e dai Popolari, ma dalla Merkel, dai Popolari e dai Socialisti di Martin Schulz e queste sono le difficoltà di questa battaglia per cambiare l’indirizzo politico dell’Europa”.
Perché questa sinistra, arrivata al governo grazie alla scalata di Renzi, non si comporta da sinistra?
“Non bisogna chiamare sinistra Renzi ed i socialisti che sono di centro per catturarsi il centrodestra, basti vedere che hanno imbarcato nel partito i montiani che certo non sono di sinistra ma sono servi del capitale e non saprei come altro definirli. Quindi questo Pd non c’entra più niente con la sinistra perché la sinistra è per l’uguaglianza e per la difesa dei diritti del popolo contro i banchieri ed invece il partito di Renzi sta dalla parte dei banchieri”.
Comunque se Renzi ha potuto scalare il Pd e ridurlo ad un partito non più di sinistra, come lei giustamente tiene a precisare, c’è stata una debolezza da parte di Bersani e c’è anche stata una serie di errori, primo fra tutti per la sua assurdità è l’aver permesso che alle primarie del Pd potesse votare il segretario anche chi non apparteneva al partito.
“Evidentemente si vede molto bene che il partito ha proprio cambiato la sua natura e difatti Cofferati se n’è andato, il che la dice lunga su cosa sia diventato il Pd. Con Ronzi, il Pd sta subendo una lunghissima mutazione che lo sta trasformando in un partito assolutamente diverso, al cui confronto la Democrazia Cristiana di Fanfani sembrava Lotta Continua”.
Da EX PD, vedendo Renzi e gli incapaci ai telegiornali spengo subito la TV perché se no mi viene da rimettere e mi sputo in faccia da solo, al pensare a chi ho votato per oltre 50 anni ma la cosa allucinante è che ci sono ancora una massa di persone con i paraocchi non dico un’altra parola perché se no li offenderei e non voglio offendere nessuno dico solo che a mio parere queste persone stanno danneggiando loro stessi e di conseguenza tanti pensionati alla fame e tanti padri di famiglia senza lavoro per colpa dei politici PD ma loro i privilegi, auto blu con scorte ecc. ecc. non se li tolgono in un momento di crisi dovrebbero mettersi la mano sulle coscienze ma si vede che c’è gente con la coscienza e senza coscienza.