In Libia oltre 40 persone sono morte e decine sono rimaste ferite dopo giorni di intensi scontri a Bengasi. Lo rendono noto fonti mediche e della sicurezza. L’esercito nazionale libico ha attuato attacchi nelle zone di Bengasi di Buhdeima, Buatni, Leithi, Gamfouda, Gawarsha, Halees and Sabri, cercando di mandare via i militanti islamisti guidati da Ansar al-Sharia e dai suoi alleati, secondo quanto ha detto a Xinhua un funzionario militare che ha preferito rimanere anonimo.
Il funzionario ha riferito che l’esercito ha soprannominato la manovra come “offensiva finale”, e che sono stati usati carri armati, aerei da guerra, elicotteri e missili, cercando di eliminare i militanti islamisti “una volta per tutte”. L’esercito nazionale, alleato con alcune milizie, sta effettuando attacchi dallo scorso maggio per cercare di riconquistare la città.
Fonti nell’ospedale Jalaa e nel centro medico di Bengasi hanno fatto sapere di aver accolto almeno 13 corpi e 62 feriti.Un portavoce dell’esercito citato dal giornale locale Libya Herald ha riferito che l’esercito nazionale ha ucciso 30 combattenti di Ansar al-Sharia, e che tre dei suoi soldati sono morti in combattimento. La mezzaluna rossa della Libia ha fatto sapere di aver evacuato 118 persone dalla zona di guerra, inclusi stranieri rimasti intrappolati in un ospedale per problemi renali e 15 famiglie dalle loro case nella zona meridionale di Bengasi.