Un gruppo di jihadisti affiliati allo Stato islamico (Is) e attivi nel nord-est della Siria è a caccia di occidentali da rapire nei paesi vicini. Lo hanno riferito alla Cnn fonti di sicurezza regionali, spiegando che il piano è in atto dalla metà dello scorso anno e prevede incursioni in Libano e in Giordania per catturare occidentali e altri stranieri e portarli in Siria.
L’obiettivo, secondo le fonti della Cnn, oltre a richiedere riscatti, è soprattutto quello di usare gli ostaggi nei video di propaganda dell’Is, come già fatto più volte con reporter e cooperanti americani, britannici e giapponesi.
Le fonti hanno spiegato che non è possibile stabilire con certezza quanti ostaggi siano in mano all’Is e agli altri gruppi attivi in Siria, visto che sempre più i governi, le aziende o le organizzazioni per cui lavorano e le famiglie tendono a mantenere segreta la notizia della scomparsa, per non mettere i rapiti in pericolo e poter negoziare con i rapitori.
L’Is dispone di fondi sufficienti per permettersi di attraversare senza problemi da una parte all’altra i confini della Siria, spesso comprando la complicità e il silenzio di funzionari e guardie di frontiera corrotti o simpatizzanti del gruppo terroristico.
Anche i grandi flussi di rifugiati in fuga dalla Siria possono dare un’ottima copertura ai jihadisti, oltre che l’occasione per rapire cooperanti e volontari stranieri. La minaccia è aggravata dal proliferare di gruppi che non hanno finalità dirette jihadiste, ma che fanno dei rapimenti e della vendita di ostaggi all’Is il loro business.
Questa strategia dei rapimenti di occidentali, infine, potrebbe estendersi ad altre regioni, visti i giuramenti di fedeltà all’Is arrivati da tanti gruppi terroristici, come quelli attivi nel Sinai. adnkronos