All’indomani della barbara uccisione del pilota giordano, bruciato vivo dall’Isis, gli Usa aumentano gli aiuti finanziari al governo di Amman per i prossimi tre anni. Qualche ore dopo aver condannato la “barbarie” dell’Isis, il presidente americano Barack Obama ha ricevuto alla Casa Bianca il re Abdallah di Giordania. Il re hashemita aveva gia’ incontrato il segretario di Stato, John Kerry, e il vicepresidente, Joe Biden.
Secondo fonti dell’amministrazione Usa, gli Usa contano che la barbara uccisione del pilota rafforzi la posizione della Giordania all’interno della coalizione internazionale che sta ‘martellando’ le postazioni del ‘califfato’. In realta’ la campagna militare pone dei rischi per la Giordania, dove vi sono sacche interne di sostegno allo Stato Islamico e che e’ sempre stata attenta a non esaltare il suo impegno militare in un Paese arabo vicino.
Ora, dopo aver minacciato una vendetta senza quartiere, la Giordania ricevera’ anche aiuti militari dagli Usa: un miliardo di dollari all’anno per i prossimi tre anni (prima erano 660milioni all’anno per un quinquennio). A dicembre i due Paesi avevano gia’ rinnovato un protocollo di intesa per l’assistenza di Washington ad Amman, ma i dettagli dell’accordo dono stati resi noti martedi’. L’annuncio e’ arrivato proprio mentre re Abdallah e il suo ministro degli Esteri, Nasser Judeh erano a Washington. Il re ha poi anticipato il suo rientro in patria, dopo la notizia del barbaro omicidio. agi
Giordania – Proteste per le strade di Amman contro la coalizione guidata dagli Usa