Sono ripresi a Bruxelles i negoziati sul trattato di libero scambio con gli Stati Uniti, e sono riprese le proteste contro un accordo, considerato da alcuni un vero e proprio cavallo di Troia contro gli standard di qualitĂ europei.
Molte ong hanno denunciato i rischi di unâeccessiva liberalizzazione.
Lora Verheeke, di Corporate Europe Observatori:
âCi opponiamo allâideologia che câĂŠ dietro lâaccordo commerciale, lâideologia che il ilbero scambio ci aiuti a creare posti di lavoro e generare crescita. Non è quel che succederĂ . Quel che succederĂ invece nei prossimi anni è di vedere regole armonizzate tra Unione europea e Stati Unite, verso un piuâ basso comun denominatoreâ
Paul de Clerk, Friends of Euope:
âI negoziati per il commercio sono condotti nellâinteresse esclusivo delle grandi multinazionali in Europa, ma gli interessi dei cittadini europei e dellâambiente non sono presi in considerazioneâ
Iniziato lunediâ lâottavo round di negoziati continuerĂ fino a venerdiâ, in agenda ci sono discussioni sullâenergia. Eâ il primo incontro sotto lâegida della nuova Commissione europea che ha promesso maggiore trasparenza nelle trattative.

euronews – Di Margherita Sforza | Con AFP
