“E’ inconcepibile – nota l’onorevole Borghezio – che l’Europa stia a guardare mentre dai siti l’Isis propaganda nel mondo le più spaventose minacce alla nostra sicurezza”.
Borghezio ha presentato in merito una dettagliata interrogazione, subito dopo che l’intelligence italiana ha rivelato che “l’Isis ha divulgato in rete un documento “The Islamic State 2015“, volto ad attrarre nuovi combattenti e a lanciare un messaggio d’azione, rivolto ai jihadisti dell’Isis.
Sarebbero in particolare due i Paesi europei oggetto di minaccia: l’Italia e la Spagna. L’autenticità del documento è stata confermata da fonti qualificate dell’intelligence italiana, postasi in allerta, nonostante lo scenario militare preventivato risulti per ora inattuale. Questo prevedrebbe l’uso di missili terra-terra lanciati da Libia e Tunisia contro le coste meridionali dell’Italia”.
Borghezio chiede in particolare alla Commissione:
” La Commissione sta considerando la strutturazione di azioni concordate a livello europeo per limitare il dilagarsi del fenomeno del “cyber-jihadismo”?
Esistono forme di collaborazione coordinate tra l’intelligence nei diversi Paesi europei e social network come “facebook” e “twitter”, sfruttati dai jihadisti per veicolare il loro messaggio, raggiungendo facilmente un pubblico giovanile e facilmente influenzabile?
Considerando inoltre i molteplici collegamenti fatti in passato tra terrorismo ed e-commerce esiste un controllo europeo di siti i cui movimenti sono considerati sospetti?”.