Ha prevalso la “ragion di stato”…. dei tre punti: la Stientese ha perdonato Hakim Ait. Come si ricorderà il giocatore neroverde di origini marocchine aveva commentato l’attentato di Parigi con parole chiaramente inneggianti all’episodio e ai terroristi. Lo scrive agorasportonline.it
Il giocatore aveva scritto nel profilo Facebook alcuni commenti all’eccidio di Parigi sostenendo che quanto avvenuto «non mi piace perché è durato poco. Quello dell’11 settembre era più bello», «12 sono pochi, poi neanche una foto con il sangue, forse muoiono di paura»
La società (sono parole del presidente Zanella) lo aveva inizialmente cacciato ma subito dopo è stato comunicato che era solamente sospeso in attesa degli sviluppi della vicenda. In pratica a Stienta si aspettava che a prendere decisioni fossero la giustizia ordinaria oppure quella sportiva ma, per un verso o per l’altro, nessuno ha voluto o potuto farlo.
Per il reintegro sono bastate le scuse del giocatore a squadra, società, tifosi e alla popolazione di Stienta e di Lendinara (dove risiede) e tutto è stato dimenticato. Il giocatore se la caverà con le reprimenda della società e una multa da devolvere in beneficenza e null’altro.
Che popolo gli Italiani, tempo fa il presidente del Coni se ne uscì con una frase nemmeno tanto oscena e successe il finimondo dovevano cacciarlo dal Coni,dovevano arrestarlo, ecc. ma ci rendiamo conto dove viviamo questo signore doveva essere immediatamente espulso dall’Italia altro che perdono.