Renzi gela Alfano “Non perdo tempo con partitini. Chi deve leccarsi le ferite lo faccia”

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“Il Pd e’ la speranza dell’Italia. Noi siamo qui non per accontentare un deputato o un senatore, non siamo qui a compattare le minoranze interne, ma a fare il bene per l’Italia”. Matteo Renzi non vuole ‘riaprire’ la partita sul Quirinale, difende la scelta di Sergio Mattarella e il metodo adottato. Quindi nessuno spazio a verifiche. “Io penso che oggi ci sia da rimettersi a lavorare con calma. Chi deve leccarsi le ferite lo faccia“, dice riferendosi al Nuovo Centrodestra che non nasconde il malessere per come e’ stata gestita la trattativa sul successore di Giorgio Napolitano.

Per ora il presidente del Consiglio esclude anche possibili rimpasti, anche se nel mirino del Pd e’ soprattutto Maurizio Lupi che a detta dei renziani ha consigliato male il leader Ncd, spingendolo a chiudere un patto con Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini per avere un candidato non di sinistra a Capo dello Stato. “Non siamo il tappetino di Renzi”, risponde il responsabile delle Infrastrutture.

Oggi a lasciare il partito e’ stata Barbara Saltamartini ma anche altri esponenti di Ncd sono sul piede di guerra. Al momento non sarebbe prevista alcuna fuoriuscita ma si registra il mal di pancia dei calabresi che non hanno piu’ un rappresentante al governo e di chi vorrebbe che il partito fosse guidato da qualcuno non legato all’esecutivo. “Nessuna battaglia contro Alfano, ma e’ necessaria una leadership forte per far sentire la nostra voce”, spiegano diverse fonti parlamentari. La richiesta al ministro dell’Interno di dare spazio ad un vero e proprio segretario arriva anche da altri ministri di Ncd, ma per ora all’orizzonte non ci sono cambiamenti di strategia. Sul tavolo si affrontera’ innanzitutto la questione relativa alle Regionali (domani e’ previsto un incontro dei vertici con i coordinatori).

Nei giorni scorsi il riavvicinamento a Forza Italia e’ stato interpretato da molti dirigenti come una apertura ad una alleanza con il Cavaliere per le prossime tornate amministrative. Ma al dunque e’ possibile che Ncd lanci una sponda al partito democratico piuttosto che legarsi agli azzurri, anche perche’ – ragionano fonti parlamentari di Ncd – Berlusconi non sembra avere alcuna intenzione di mollare la Lega. Sul futuro del centrodestra si discutera’ nei prossimi giorni, visto anche lo scontro in atto in FI.

Domani sia Alfano che Berlusconi renderanno omaggio al nuovo presidente della Repubblica. Dal giorno in poi si tornera’ a parlare di riforme (“ora mettiamo il turbo”, ha promesso il presidente del Consiglio), con Denis Verdini ancora in campo e con il Cavaliere che punta ancora sul ‘patto del Nazareno’ in attesa di capire come si comportera’ l’esecutivo sulla riforma fiscale. agi