La cancelliera tedesca Angela Merkel si recherà domani in visita a Budapest, dove incontrerà il premier ungherese Viktor Orban e il presidente dell’Ungheria, Janos Ader. Sul tavolo dell’incontro con Orban principalmente il delicato tema delle sanzioni alla Russia per la situazione in Ucraina, dal momento che il premier ungherese ha dichiarato che vanno contro l’interesse dell’Ungheria.
Con la sua politica estera caratterizzata da “un’apertura verso est”, che non è altro che un avvicinamento a Mosca, Orban provoca non poche preoccupazioni all’Unione europea (USA). Nonostante l’Ungheria non ha mai votato contro le sanzioni alla Russia in Consiglio europeo, insieme alla Repubblica Ceca è stato comunque uno degli Stati membri dell’Ue più critici nei confronti proprio delle sanzioni.
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Ma Merkel non è l’unica a cercare alleati nella regione. A farlo anche il presidente russo, Vladimir Putin, che ha in programma di incontrare Orban sempre a Budapest questo mese. E il leader del Cremlino ha definito lo stesso Orban un importante alleato di Mosca all’interno dell’Ue.
Con l’ascesa della sinistra di Syriza al governo di Atene, inoltre, il blocco a 28 è preoccupata dei rapporti fra grecia e Russia, soprattutto visto che il primo rappresentante straniero ricevuto dal nuovo premier Alexis Tsipras è stato l’ambasciatore russo. Per oggi e domani diversi gruppi (solite rivoluzioni colorate che conosciamo a memoria) hanno organizzato tramite Facebook due manifestazioni, per protestare contro il governo di Orban e a favore dei valori europei. Da quando è salito al potere nel 2000, Orban e il suo governo hanno avuto diversi momenti di tensione con la Commissione europea e il premier è stato criticato più volte e da più parti di governare in modo autoritario e non democratico.
Irban avrà avuto momenti di tensione con gli USA, ma ha ampio consenso tra il suo popolo.