Migliaia di manifestanti pro democrazia sono tornati a protestare per le strade di Hong Kong e si tratta del primo corteo di grandi dimensioni dopo le proteste della cosiddetta ‘Rivoluzione degli ombrelli’ dell’anno scorso. Per l’occasione sono stati dispiegati circa 2mila poliziotti, per provare a evitare che si ripetesse la campagna ‘Occupy central’ che portò manifestazioni per due mesi e mezzo bloccando molte delle strade principali dell’ex colonia britannica.
Hong Kong, i leader della protesta? Tutti soci pagati del dipartimento di Stato USA
Proteste a Hong Kong: la Russia accusa Usa e Europa “Maidan asiatico”
Hong Kong: divampano proteste contro la Cina appoggiate da Usa e GB
“Intendiamo chiarire al governo che vogliamo un vero suffragio universale”, spiega Daisy Chan, tra gli organizzatori.Molti dei manifestanti portavano degli ombrelli gialli, simbolo della campagna dello scorso anno in cui si utilizzavano gli ombrelli per difendersi dagli attacchi della polizia con spray al peperoncino. Hong Kong, ex colonia britannica, è tornata sotto il governo cinese nel 1997 e gode di ampie libertà in virtù del cosiddetto principio di ‘un Paese, due sistemi’. Pechino ha permesso elezioni per scegliere il prossimo governatore ma vuole prima filtrare i candidati, cosa che i manifestanti non accettano.