Roma: “voglio il visto” afghano minaccia con coltello un funzionaro dell’Ambasciata

coltello

 

“Mi hanno annullato il visto alla frontiera me ne occorre un altro”. Questa la richiesta fatta da un  afgano di 25 anni nella sede dell’Ambasciata del Pakistan di via della Camilluccia. Una pratica lunga, che il giovane voleva abbreviare con la minaccia di un coltello e che gli è costata un arresto da parte della polizia.

NUOVO VISTO – Il giovane, dopo essere entrato all’interno della sede diplomatica si è avvicinato allo sportello richiedendo il rinnovo del visto di ingresso per il Pakistan. Nella circostanza, ha rappresentato all’impiegato che il precedente visto, gli era stato annullato alla frontiera.

ITER BUROCRATICO – Quando l’addetto allo sportello ha cercato di spiegargli l’iter burocratico da seguire per il rilascio del nuovo visto, l’uomo improvvisamente ha iniziato a dare segni di insofferenza e nervosismo arrivando ad insultare tutti i presenti. Non contento, ha estratto dalla tasca del giubbotto un coltello e rivolgendolo nei confronti del funzionario dell’ambasciata, ha iniziato a minacciarlo di morte.

PUGNO SUL VOLTO – Malgrado lo spavento, l’uomo, ha cercato di disarmare l’aggressore ma è stato colpito al volto con un pugno. Solo all’arrivo degli agenti della Polizia di Stato, allertati dalla sala operativa, l’uomo, ancora agitato è stato calmato e bloccato.

LUNGO COLTELLO – A terra i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato il coltello lungo 29 centimetri. Quando i poliziotti però hanno cercato di controllare se nascondesse altre armi, improvvisamente ha reagito iniziando a colpirli energicamente. Bloccato è stato accompagnato negli uffici del Commissariato Ponte Milvio dove, dopo gli accertamenti di rito, è stato arrestato per il reato di minacce aggravate, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.

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