Violenti scontri tra manifestanti e polizia sono scoppiati a Pristina, capitale del Kosovo. In piazza, per la seconda volta da sabato, militanti dei partiti albanofoni, che chiedono le dimissioni di un ministro serbo accusato di aver insultato gli albanesi del Kosovo.
Nel clima di contrapposizione permanente tra serbi e albanesi, dopo la secessione del Kosovo dalla Serbia, a far tornare la calma non sono bastate nemmeno le scuse del ministro.
Il bilancio finale degli scontri è di una ventina di agenti di polizia contusi e almeno 22 manifestanti arrestati. La polizia riferisce che durante i disordini un giornalista e un cameraman serbi sono stati attaccati dai dimostranti.