E’ di almeno 20 morti e 80 civili feriti il bilancio dell’attacco sferrato contro un sobborgo del porto di Mariupol, nell’Ucraina orientale. Ne ha dato notizia l’agenzia di stampa Interfax, mentre militari ucraini e ribelli si accusano l’un l’altro per quanto avvenuto. Intanto, il premier di Kiev Arseniy Yatsenyuk ha chiesto la convocazione di una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Secondo fonti militari la zona è stata colpita da missili Grad e le autorità ucraine hanno addossato la responsabilità dell’attacco ai separatisti filorussi, accusa respinta come “menzogna” dalla leadership filorussa a Donetsk. L’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa ha annunciato l’invio in zona di osservatori per verificare le notizie. Ieri i separatisti avevano preannunciato l’intenzione di sferrare un vasto attacco.
L’Unione europea, fregandosene di ottenere prima il risultato degli osservatori dell’OSCE, ha già tratto le sue conclusioni , ha condannato i bombardamenti contro la città portuale di Mariupol, e ha avvertito che questa escalation degli scontri, rischia di deteriorare gravemente le relazioni con la Russia.
“Questa escalation provocherà inevitabilmente un grave deterioramento nelle relazioni tra l’Ue e la Russia”, ha affermato la rappresentante della diplomazia europea, Federica Mogherini, in un comunicato.
Almeno 20 civili sono morti e decine sono rimasti feriti nei bombardamenti delle milizie separatiste filorusse su un quartiere di Mariupol, ultima grande città strategica dell’Est dell’Ucraina, ancora sotto il controllo di Kiev.
Un documento esclusivo, tradotto e pubblicato da Pandora tv, mostra le immagini agghiaccianti di quanto avvenuto lo scorso maggio a Mariupol per mano dell’esercito ucraino