Il dramma che coinvolge Massimiliano Latorre e Salvatore Girone si avvicina al giro di boa del terzo anno e la vicenda si complica sempre di più con sfaccettature che devono assolutamente essere chiarite.
Misteri che non possono rimanere tali a partire dal perché l’allora Ministro della Difesa Gianpaolo Di Paola non senti l’esigenza morale di informare immediatamente il Parlamento che tutta la linea di Comando dei due Fucilieri di Marina era stata immediatamente avvertita su quanto accaduto dall’Armatore della Lexie e aveva dato l’assenso perché la nave e l’equipaggio si consegnasse in mani ostili, rientrando in acque territoriali indiane.
Il Ministro, invece, ne dette notizia ufficiale solo il 18 ottobre 2012, 8 mesi dopo i fatti, perché sollecitato da un’interrogazione scritta. In quell’occasione (è agli atti parlamentari) ammise che la Difesa era stata informata che la Lexie sarebbe rientrata in acque indiane.
Esaminando la vicenda nella sua completezza, traspare, inoltre, che nella migliore tradizione italiana, chiunque a livello decisionale sia stato coinvolto più o meno direttamente negli eventi ha progredito nelle sue funzioni professionali come, ad esempio, il dott. Staffan De Mistura e l’Ambasciatore Mancini prossimo ad assumere la prestigiosa carica di responsabile della Rappresentanza diplomatica italiana presso la Santa Sede.
Inoltre, notizie di questi giorni ci confermano, seppure ce ne fosse stato bisogno, che i paventati interessi economici che avevano indotto a riconsegnare all’India i due Marò il 22 marzo 2013, con ogni probabilità non erano ipotesi ma certezze che meriterebbero di essere approfondite (http://fernandotermentini.blogspot.it/2015/01/caso-maro-urge-commissione-parlamentare.html).
Ieri l’ultima ciliegina sulla torta ! Vari quotidiani e riviste nazionali ci informano di una comunicazione del Comandante della Lexie, a cui, peraltro, in passato avevamo accennato seppure superficialmente nelle pagine di questo blog, e lo fanno con precisazioni davvero interessanti quando scrivono che la email con la narrazione dell’accaduto era stata spedita alle 19.15 del 15 febbraio 2012 mentre l’armatore del peschereccio S. Antony ha sempre dichiarato che i suoi pescatori furono uccisi alle 21.30 (orari locali ndr).
Gli stessi organi di informazione ci dicono anche che la email fu inviata anche alla nave militare Grecale, Ammiraglia dell’Operazione anti pirateria Atlanta, ed al marittime Security Centre Horn of Africa e all’United Kingdom Marine Trade operations e quindi atto ufficiale internazionale.
Dovrebbe, inoltre, esistere anche un altro documento, fatta salva ogni possibile smentita o chiarimento della Marina Militare, il comunicato 04 del 15 febbraio 2012, che informava : “I Fucilieri del Battaglione S. Marco, imbarcati come nucleo di protezione militare (NPM) su mercantili italiani sono intervenuti oggi alle 12,30 indiane, sventando un ennesimo tentativo di abbordaggio. La presenza dei militari della Marina Militare ha dissuaso cinque predoni del mare che a bordo di un peschereccio hanno tentato l’arrembaggio della Enrica Lexie a circa 30 miglia ad Ovest della costa meridionale indiana …..”.
A questo punto il condizionale è d’obbligo, troppi i dubbi e le incongruenze che dovrebbero essere chiarite, almeno dalla FA di appartenenza dei due Fucilieri di Marina a cui proponiamo quattro quesiti.
- Se è confermato che la nave Grecale abbia ricevuto la comunicazione dell’Armatore della Lexie, perchè solo ora se ne ha conoscenza pur trattandosi di un documento di estrema importanza per la difesa dei due Marò e fornire ai cittadini italiani un’informazione che potesse sgomberare ogni dubbio sull’operato di Latorre e Girone, riconsegnando ai due militari l’onore che loro compete ?
- I contenuti del “Rapporto Piroli” seppure segretato sono stati resi noti da un quotidiano italiano che ne è entrato in possesso. Sicuramente una fuga di notizie che forse andava immediatamente chiarita.
- Il comunicato 04 del 15 febbraio 2012 è confermato ? In caso affermativo sarebbe opportuno chiarire il perché ci troviamo di fronte ad una serie di comunicazioni non sempre congrue fra loro.
- Perché la FA Marina Militare non ha mai preteso che ai Sottufficiali Massimiliano Latorre e Salvatore Girone fosse garantito il diritto dell’immunità funzionale ?
La situazione è sicuramente complicata e forse una volta per tutte sarebbe eticamente auspicabile che da parte della Difesa fosse avviata un’indagine interna e dal Parlamento fosse nominata una Commissione di inchiesta.
Fernando Termentini, 24 gennaio 2015