L’ex capo economica della Bce, l’ultra intransigente tedesco Juergen Stark torna all’attacco dei propositi di ammorbidimento della politica monetaria. Le paure di deflazione in base alle quali vengono giustificati sono “assolutamente esagerate”, ha affermato al quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt.
Stark si dimise dalla carica nel 2011, nel bel mezzo di un G7 delle Finanze, in aperta polemica con il primo pino anticrisi della Bce, il programma Smp su acquisti di titoli di Stato.
Ora l’ex banchiere centrale torna alla carica mentre è ampiamente atteso che giovedì il Consiglio direttivo proceda a varare un nuovo programma anche più ampio, un quantitative easing vero e proprio. Questo sulla base del protrarsi di una inflazione che la Bce considera troppo debole.
Secondo Stark, oltre che ingiustificato sarà anche inutile dal punto di vista degli obiettivi di politica monetaria: “non avrà effetto sull’economia reale – ha sentenziato Stark – né sull’inflazione”. askanwes
Infatti il QE è nato per accontentare le banche che chiedono 1000 miliardi di euro dal 2013
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