Il giorno dopo l’annuncio del quantitative easing da parte di Mario Draghi, le distanze tra i sostenitori della decisione della Bce e i suoi detrattori non si colmano. I tedeschi, in particolare, manifestano di non aver digerito l’operazione. La cancelliera Angela Merkel da Firenze, dove ha incontrato il premier italiano Matteo Renzi, sottolinea che “la decisione della Bce non deve frenare il fervore per le riforme e questo vale per tutti e non solo per l’Italia“.
Con quale autorità la Merkel da’ pagelle all’Italia e ordini all’Eurozona?
Al contrario, tutti i governi europei dovranno lavorare in modo ancora piu’ determinato per sgombrare le barriere alla crescita. Ancora piu’ diretto il ministro dell’Economia tedesco Wolfgang Schaeuble: “Mi sembra di capire – ha detto a Davos – che anche il presidente della Bce, Mario Draghi, non crede che la crescita dipenda dalla operazione di Qe”. Pone l’accento sulla rischiosita’ del Qe anche il presidente della Bundesbank Jens Weidmann: “Non e’ uno strumento come gli altri – dice – e porta con se’ rischi, in particolare quello che non si facciano solide politiche fiscali“.