L’Egitto potrà presto avere donne predicatrici nelle moschee. Lo ha annunciato il ministero degli Affari religiosi, che ha pubblicato un bando sul suo sito. Il ministero ha invitato tutte le donne interessate a “predicare e insegnare la medicina preventiva e lo sviluppo umano” a presentare la loro candidatura. Le predicatrici selezionate saranno destinate alle zone per sole donne all’interno di moschee e di altri contesti comunitari.
La figura della predicatrice già esiste in Egitto, dove molte donne, su base volontaria, guidano letture religiose all’interno delle moschee o insegnano il Corano ai bambini. Il provvedimento del ministero ora istituzionalizza questa figura.
Non è il primo intervento adottato dalle autorità egiziane per disciplinare la vita all’interno dei luoghi di culto. Già l’ex presidente ad interim Adly Mansour aveva rafforzato i controlli su imam e predicatori, con l’obiettivo di evitare la diffusione di idee estremiste. Le moschee sono state messe sotto il controllo del ministero degli Affari religiosi, è stato vietato di predicare a chi non ha un apposito permesso e i sermoni del venerdì sono stati unificati.