SENTENZA TOREMAR, “SI APRE UN CASO POLITICO, PD NEI GUAI”
Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta), “Pressioni politiche sull’assegnazione della gara, silenzio imbarazzante di Rossi”
Firenze, 21 gennaio 2015
“La sentenza del Consiglio di Stato sulla privatizzazione di Toremar apre un caso politico: l’assegnazione della gara già all’epoca destò forti dubbi, il silenzio del Presidente Enrico Rossi è imbarazzante”. Così il consigliere regionale Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) interviene sul caso Toremar, a seguito della sentenza che ha ribaltato la decisione presa tre anni fa dalla Regione Toscana.
“Sull’aggiudicazione della compagnia di navigazione – ricorda Chiurli – incombevano pesanti ombre. La scelta di Moby, che si è ritrovata così in una situazione di monopolio sulle rotte dell’Arcipelago Toscano, fu additata da più parti come il frutto di forti pressioni politiche. Tanto più – aggiunge il consigliere regionale – che i buoni rapporti tra l’armatore di Moby e alcuni esponenti di spicco della sinistra italiana non sono mai stati un segreto, come testimoniano numerosi articoli di giornale, nonché le carte di alcune recenti inchieste giudiziarie che li hanno coinvolti, seppur in modo marginale”.
“Non sembra casuale che in questi giorni il Presidente Enrico Rossi si sia astenuto da commenti, considerato anche il momento di difficoltà che sta attraversando il suo partito. Ma i cittadini toscani – sottolinea Chiurli – non hanno a cuore le battaglie interne al Pd. E’ ora che il Presidente Rossi prenda una posizione chiara – conclude Chiurli – nell’interesse dei toscani che dovrebbe amministrare, se non altro per qualche altro mese”.