Giulietto Chiesa torna in Estonia il prossimo 23 Gennaio. Espulso il 15 dicembre dopo essere stato “fermato” dalla polizia estone, sotto accusa di essere “illegalmente sul territorio della Repubblica” in base a un decreto che non era stato reso pubblico.
Chiesa tornerà a Tallinn per tenervi una conferenza sullo stesso tema di quella che gli fu impedito di fare.
La sua espulsione aveva un termine di validità, scaduto il 13 gennaio 2015. Chiesa aveva dunque dichiarato che, scaduto il termine, avrebbe cercato di ritornare da dove era stato cacciato in violazione delle norme europee che consentono la piena e libera circolazione di un cittadino europeo sul territorio europeo. Ha pertanto accettato un nuovo invito, giuntogli dalla stessa associazione culturale, “Impressum” , che lo aveva invitato la volta precedente.
L’ex parlamentare europeo e noto giornalista italiano era stato successivamente definito – in una serie di comunicati del Ministero degl’Interni Estone che tentavano di spiegare i motivi della sua espulsione e carcerazione – volta a volta un “pericolo per la sicurezza nazionale dell’Estonia”, oppure un “sostenitore e giustificatore del genocidio del popolo di Estonia”.
Per questa seconda, infamante accusa, Giulietto Chiesa aveva annunciato sulla sua pagina Facebook che avrebbe chiamato il governo estone a rispondere dell’accusa di calunnia e diffamazione sia davanti a un tribunale estone, sia in sedi internazionali.
Per questa seconda, infamante accusa, Giulietto Chiesa aveva annunciato sulla sua pagina Facebook che avrebbe chiamato il governo estone a rispondere dell’accusa di calunnia e diffamazione sia davanti a un tribunale estone, sia in sedi internazionali.
Il suo ritorno in Estonia avviene, tuttavia, dopo che Chiesa ha potuto raccogliere sufficienti elementi di giudizio per poter concludere che il Governo di Estonia non farà alcun gesto per impedirgli di entrare nel paese, e di restarvi nel rispetto delle sue leggi.
“Ritengo – ha dichiarato Chiesa – che, se così sarà, si tratterà di un gesto distensivo nei miei confronti ma anche un segno di rispetto verso le leggi europee. Cose entrambe che valuto molto positivamente”. E ha aggiunto che “ la mia presunta pericolosità nei confronti dello Stato Estone è cessata formalmente il 13 gennaio del 2015. E, poiché un tale giudizio era basato esclusivamente sulle mie opinioni, ne traggo la convinzione che le mie opinioni non sono più considerate oggi minacciose nei confronti dello Stato e del popolo lettone, sebbene siano, nel frattempo, rimaste invariate”.
“Ritengo – ha dichiarato Chiesa – che, se così sarà, si tratterà di un gesto distensivo nei miei confronti ma anche un segno di rispetto verso le leggi europee. Cose entrambe che valuto molto positivamente”. E ha aggiunto che “ la mia presunta pericolosità nei confronti dello Stato Estone è cessata formalmente il 13 gennaio del 2015. E, poiché un tale giudizio era basato esclusivamente sulle mie opinioni, ne traggo la convinzione che le mie opinioni non sono più considerate oggi minacciose nei confronti dello Stato e del popolo lettone, sebbene siano, nel frattempo, rimaste invariate”.
Giulietto Chiesa sarà accompagnato, nel suo ritorno in Estonia, dalla senatrice Paola De Pin, che ha voluto manifestargli in questo modo la sua solidarietà e, al tempo stesso, testimoniare la validità dei principi di rispetto dei diritti umani in tutto lo spazio europeo.