Le Nazioni Unite stanno progettando una offensiva militare contro i ribelli delle FDLR nella Repubblica democratica del Congo. Ai combattenti delle FDLR era stato dato tempo fino al 2 gennaio per decidere di arrendersi o affrontare l’azione militare.
Su Al Jazeera Malcom Webb riporta da un campo delle Nazioni Unite che alcuni ribelli hanno deposto le armi, ma altri combattenti ruandesi nella Repubblica Democratica del Congo, che hanno rifiutato di arrendersi ora ad affrontare l’azione militare dell’ONU.
Guardate nel video i poveracci che stanno addestrando alla guerra;
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Ma chi sono i combattenti del FDLR? Il Fdlr e’ formato dai leader di etnia hutu, esuli dal Ruanda che combattono la supremazia dei tutsi, scelti come interlocutori privilegiati dalle potenze occidentali. Fuggirono dal Ruanda nel 1994 dopo il genocidio in cui persero la vita oltre 800.000 persone.
“Dobbiamo sbarazzarci del Fdlr non tanto per le sue capacita’ militari, ma per cio’ che rappresenta e per la sua capacita’ di destabilizzare la regione. Non ci sara’ dialogo politico. Devono arrendersi”, ha detto l’inviato Usa Russell Feingold in agosto.
In realtà la zona dove Fdlr imperversa si trova nel cuore di una delle aree più ricche di risorse dell’intero pianeta, oggetto dell’interesse di molti paesi, non solo africani. Nella zona si sta giocando una partita a scacchi tra la Cina e l’Occidente. Il presidente del Ruanda Paul Kagame aveva rifiutato ONU e USA affermando «la Cina offre ciò di cui l’Africa necessita: investimenti e denaro per i governi e le imprese».
Va ricordata anche la vicenda di un altro gruppo armato della regione: l’M23, un gruppo di ribelli ruandesi di etnia tutsi. Lo scorso anno, grazie alle pressioni diplomatiche delle Nazioni Unite e al dispiegamento di militari sia dell’Onu che degli Stati africani era stato costretto ad arrendersi.