di Gianni Tonelli, segretario generale Sap
Signor Presidente del Consiglio,
gli ultimi attentati francesi e i fatti avvenuti in Belgio hanno causato lo stato di allerta in tutta Europa, incrementando in maniera drammatica la paura di eventi terroristici anche in Italia e determinando nei cittadini una sacrosanta richiesta di protezione e maggiore sicurezza. È doveroso informarla che il rafforzamento della vigilanza degli obiettivi sensibili e tutte le misure annunciate in alcune circolari del Viminale, inviate a Prefetture e Questure dal Ministro Alfano e dal Capo della Polizia Pansa, non possono trovare concreta applicazione per la mancanza di personale e di un’adeguata preparazione di donne e uomini in divisa. Abbiamo il fondato sospetto che le informazioni che le vengono fatte giungere non forniscano, purtroppo, il quadro completo e reale della situazione. Per questo, come Sindacato Autonomo di Polizia, abbiamo formulato sei proposte che possono essere immediatamente attuate attraverso un decreto urgente del Governo. Le richieste sono all’insegna della parsimonia tipica delle massaie, tentando di avere la miglior resa con la minor spesa.
1) SBLOCCO TURN OVER
È necessario fermare l’emorragia degli organici, abbiamo una gravissima carenza di personale, pari a 18.000 operatori nella sola Polizia di Stato e di circa 40.000 unità tra tutte le Forze dell’Ordine.
2) LA CHIUSURA DEI PRESIDI
La spending review prevede la chiusura di 251 Presidi della Polizia. È pensabile chiudere gli Uffici di Polizia di Frontiera in un momento in cui le esigenze di sicurezza passano anche da un maggior controllo dei nostri confini? Possiamo azzerare la Polizia Postale e delle Comunicazioni con la chiusura di oltre 70 presidi quando la rete internet è uno strumento fondamentale per i terroristi? Possiamo ridurre ai minimi termini gli Uffici Polfer e Stradale, riducendo drasticamente la sicurezza dei viaggiatori, nelle stazioni e nelle strade.
3) ASSUNZIONE NON VINCITORI
L’ultima legge di stabilità prevede il blocco delle assunzioni anche per le Forze dell’Ordine fino al 1° dicembre 2015, con l’esclusione dei concorsi in atto e con la previsione di uno scorrimento delle graduatorie per gli «idonei non vincitori», di coloro cioè che hanno sostenuto e superato una selezione concorsuale, ma non sono stati assunti per il limitato numero di posti previsti nel bando. La soluzione è scorrere le graduatorie dei concorsi degli ultimi 5 anni, abbiamo 1.000-1.500 posizioni disponibili.
4) SOVRINTENDENTI IN MENO
Particolarmente grave è la situazione degli ufficiali di polizia giudiziaria, il cui ruolo è fondamentale anche per attività di intelligence e tutti quei compiti che puntano alla prevenzione dei reati, a partire da quelli di natura terroristica. Bisogna accelerare le procedure del «concorsone» in atto per 7.563 sovrintendenti e destinare i rimanenti 2.000 posti allo scorrimento delle graduatorie anche dei concorsi precedenti.
5) 14.000 ISPETTORI IN MENO
In queste settimane è in svolgimento un concorso interno per 1.400 Ispettori. Sono circa 7.000 i concorrenti che hanno già superato la prova per quiz. Possiamo ipotizzare dai 3.000 ai 4.000 idonei. È necessario assumerli tutti e mantenere, in considerazione dei pensionamenti, un canale costante di nuovi ingressi nel Ruolo per Sovrintendenti e Ispettori.
6) CORSO ANTITERRORISMO
I corsi di controllo del territorio oggi riguardano solo un decimo del personale interessato, non forniscono adeguati strumenti ai poliziotto per affrontare in ambiente urbano e densamente popolato terroristi spietati, pronti ad immolarsi e dotati di armi «pesanti».
Fiducioso nella sua attenzione.
Gianni Tonelli il tempo