A chi giova l’attacco contro Charlie Hebdo?

Non lo diciamo noi, lo dice un economista e giornalista americano molto noto, ex consigliere dell’amministrazione Reagan ed editorialista del Wall Street Journal: in un articolo sul suo sito, di cui riportiamo i brani che ci riguardano, Paul Craig Roberts ritiene altamente probabile che l’attacco a Charlie Hebdo sia un’operazione false flag orchestrata dalla CIA per stringere le fila dei paesi europei sotto l’ombrello della Natovoci dall’estero

marcia-parigi

di Paul Craig Roberts, 8 gennaio 2015

Ci sono due modi di guardare al presunto attacco terroristico contro la rivista satirica francese Charlie Hebdo.

Uno è che nel mondo di lingua inglese, o in gran parte di esso, la satira avrebbe dovuto essere considerata come un “incitamento all’odio”, e gli autori satirici arrestati. In Francia i musulmani si sono offesi per la satira, e hanno reagito.

Ma perché i musulmani dovrebbero vendicarsi per la satira, e non per la partecipazione della Francia alle guerre di Washington contro i musulmani, in cui ci sono stati dei morti a centinaia di migliaia? Venire uccisi non è un fatto più grave che essere colpiti dalla satira?

Un altro modo di vedere l’attacco è vederlo come un attacco progettato per mantenere lo stato di vassallaggio della Francia nei confronti di Washington. Le persone accusate possono essere sia veri colpevoli che capri espiatori. Basti ricordare tutte le trame terroristiche create dal FBI che sono servite a rendere vera e concreta per gli americani la minaccia del terrorismo.

La Francia soffre per le sanzioni imposte da Washington contro la Russia. I cantieri navali subiscono l’impatto di non poter consegnare gli ordini russi a causa dello stato di vassallaggio della Francia verso Washington, e altri settori dell’economia francese sono pesantemente esposti alle conseguenze negative derivanti dalle sanzioni che gli stati fantoccio della NATO sono stati costretti ad applicare alla Russia.

Questa settimana il Presidente francese ha detto che le sanzioni contro la Russia dovrebbero cessare (come anche il Vice-cancelliere tedesco).

Per Washington, questa indipendenza in politica estera da parte della Francia è veramente eccessiva. E quindi Washington ha resuscitato l’ “Operazione Gladio” del periodo dopo la seconda guerra mondiale, fatta di stragi e attentati della CIA attribuiti ai comunisti allo scopo di distruggerne il peso elettorale? Proprio come il mondo allora era stato portato a credere che dietro gli attacchi terroristici dell’Operazione Gladio ci fossero i comunisti, oggi sono accusati i musulmani per gli attacchi contro la rivista satirica francese.

La domanda “romana” è sempre questa: cui bono? La risposta è: non alla Francia, non ai musulmani, ma all’egemonia statunitense nel mondo. L’egemonia degli Stati Uniti nel mondo è l’obiettivo della CIA. L’egemonia mondiale degli USA è la politica estera degli Stati Uniti imposta dai neocons.

L’articolo prosegue trattando delle operazioni della National Security Agency negli Stati Uniti, e conclude così:

Gli uomini del governo raccontano agli americani qualsiasi storia costruita ad arte, e poi si mettono a ridere della credulità della pubblica opinione.

Se non lo sa lui, che proviene da lì…ma non è cosa che riguardi solo gli americani, purtroppo tutto il mondo è paese…