Gli estremisti islamici di Boko Haram hanno ucciso anche una donna in pieno travaglio nel massacro di Baga, la loro offensiva piu’ sanguinosa nei sei anni di rivolta nello Stato di Borno, in Nigeria nord-orientale. La denuncia arriva da Amnesty International, che ha raccolto il racconto di un uomo, testimone dell’attacco alla citta’ di Baga, sulle rive del lago Ciad, il 3 gennaio scorso.
L’uomo ha raccontato che la donna e’ stata uccisa mentre stava per partorire, insieme a diversi bambini: “Meta’ del neonato era uscito e lei e’ morta in questa posizione”. Secondo l’organizzazione, nel massacro -che sembrava diretto alle milizie civili di autodifesa che appoggiano l’esercito contro Boko Haram – sono morte centinaia di persone. “Hanno ucciso cosi’ tante persone: ho visto cento persone uccise in un attimo a Baga. Ho corso nella boscaglia, e mentre noi correvamo, loro sparavano e uccidevano”, ha raccontato un uomo non identificato sulla cinquantina. E una donna ha aggiunto: “C’erano cadaveri ovunque guardassi”.
Un uomo, fuggito da Baga dopo esser rimasto nascosto per tre giorni, ha raccontato di aver “calpestato cadaveri” per cinque chilometri durante la sua fuga attraverso la boscaglia, Amnesty ha anche diffuso immagini satellitari di Baga e Doron Baga, a circa 2,5 chilometri di distanza, che mostrano l’ampiezza della distruzione: le immagini sono state scattate a cinque giorni di distanza, il giorno prima dell’attacco e quattro giorni dopo, e mostrano che molte case e villaggi sono stati letteralmente rase al suolo.
I massacri compiuti da Boko Haram in Nigeria sono “un crimine contro l’umanita’”: lo ha affermato da Sofia il segretario di Stato americano, John Kerry, alla luce dell’offensiva lanciata all’inizio dell’anno dalle milizie islamiche nel nord-est che ha gia’ provocato centinaia di morti. La presa di posizione del capo della diplomazia Usa arriva dopo che Amnesty International ha denunciato che i terroristi islamici sono impegnati in una campagna di “distruzione totale” e commettono “crimini di guerra” e “contro l’umanita’”. L’Ong per i diritti umani cita immagini satellitari prese prima e dopo l’attacco compiuto il 3 gennaio contro le due cittadine di Baga e Doron Baga, da cui emergono distruzioni immense. “Una delle due e’ stata praticamente cancellata dalle mappe nello spazio di quattro giorni”, ha riferito Amnesty, puntando il dito contro “l’uccisione deliberata di civili e la distruzione dei loro beni da parte di Boko Haram” che richiede “un’inchiesta”.
Sono centinaia “o piu'” le vittime uccise nell’attacco a Baga, Doron Baga e nei villaggi circostanti, prese di mira per diversi giorni. Si tratta, ha aggiunto Ai, dell’offensiva “piu’ grande e distruttrice” mai lanciata dalle milizie islamiche dall’inizio dell’insurrezione nel 2009, che ha gia’ fatto 13mila morti e 1,5 milioni di sfollati. L’iniziale bilancio di 2mila morti e’ stato smentito come “sensazionalista” dall’esercito nigeriano, che tuttavia ha la tendenza a minimizzare gli incidenti, parlando di 150 persone uccise.