Dagli all’untore, sebbene solo presunto: in Guinea, uno dei Paesi dell’Africa occidentale piu’ colpiti dall’epidemia di ebola, due persone sono state linciate perche’ accusate di voler diffondere il virus della letale febbre emorragica. Le vittime erano un ufficiale di polizia e il suo autista: insieme a due commilitoni erano diretti dalla capitale Conakry a un funerale in provincia, quando hanno avuto la malaugurata idea di fermarsi in un villaggio.
Sembra che uno di loro abbia offerto un analgesico allo stregone locale il quale, dopo averlo ingerito, e’ morto in poco tempo. A quel punto gli abitanti hanno cominciato a inveire contro “gli stranieri venuti qui a ucciderci spargendo il virus dell’ebola”, e li hanno aggrediti a colpi di picca e machete, facendone a pezzi DUE e poi bruciandone i cadaveri. I superstiti sono riusciti a fuggire, ma gli assalitori li hanno inseguiti e picchiati: l’arrivo di rinforzi ha evitato loro il linciaggio, ma sono comunque finiti all’ospedale.
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