Charlie Hebdo onora Charb, il direttore ucciso insieme ad altre 11 persone dai 2 fratelli franco-algerini Kouachi. Seguendo il suo spirito, “preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio”, il settimanale non arretra e annuncia nel prossimo numero nuove vignette su Maometto. Charlie Hebdo arriverà nelle edicole mercoledì 14 gennaio con una tiratura eccezionale di un milione di copie
Il primo numero, dopo l’ attacco terroristico di matrice islamica che ha decimato la redazione, è stata completato. . Come ogni settimana, uscirà quindi una nuova edizione, la prima edizione dopo il vile massacro. In questa circostanza eccezionale , il numero 1178 sarà redatto 3 milioni di copie .
Ospitato nei locali di Liberazione, Hebdo ha ripreso il lavoro Venerdì, con l’obiettivo di mostrare che Charlie non è morto . La copertina progettata da Luz è il profeta Maometto che piange con un cartello “Sono Charlie . ” Associata con il disegno, che commenta: ” Tutto è perdonato.”
Le vignette di questo giornalaccio non servono certo a fermare l’islamizzazione dell’Europa. Al contrario ottengono l’opposto. Il problema dell’Europa è la cricca globalista che governa a Bruxselles, che ha permesso l’invasione straniera senza regole con la conseguente fine della nostra storia e tradizioni per fare posto alla nuova società multietnica e multiculturale.
Non capisco che cosa ci sia da ridere in questa vignetta. C’e’ molto da criticare, invece, nelle vignette blasfeme (anche contro il Dio cristiano) pubblicate normalmente in questa rivista. Le uccisioni sono da condannare, ma se l’Occidente si impegna tanto nella difesa di questa pubblicazione vuol dire che e’ arrivato proprio al capolinea.