Lo svenditore fatale negli Emirati Arabi, visita blindata tra politica e affari

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Visita lampo e blindatissima del premier Matteo Renzi arrivato nel pomeriggio ad Abu Dhabi. Il presidente del Consiglio dormira’ questa sera nel lussuoso Emirate Palace Hotel per poi ripartire nella giornata di domani per Roma. Il premier e’ accompagnato dal viceministro Lapo Pistelli ed e’ stato ricevuto dallo scicco Mohammed Bin Zayed Al Nahyan in aeroporto e ha poi raggiunto la sua residenza privata per una cena offerta dalla famiglia Reale.

Mohammed Bin Zayed Al Nahyan e’ amante dell’Italia da tempo: ex pilota, ha tra l’altro frequentato negli anni Ottanta l’Accademia di Pozzuoli. La sua prima visita ufficiale nel nostro Paese e’ pero’ recente, risale al 21 ottobre scorso. Lo sceicco incontro’ il premier Matteo Renzi (tra i due c’e’ stata una telefonata anche ad agosto) e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Il principe ereditario ha un patrimonio stimato in decine di milioni di dollari e ha investito in diverse aziende italiane, tra cui Alitalia (un anno fa Enrico Letta venne qui ad Abu Dhabi per discutere con lui della possibilita’ di cessione della nostra compagnia di bandiera) e Piaggio, ma ha anche un ruolo molto importante nello scacchiere internazionale (con Renzi e Napolitano lo sceicco parlo’ soprattutto della situazione libica).

E la comune lotta al terrorismo e’ una delle chiavi dell’incontro che si e’ tenuto ieri sera.

La visita del presidente del Consiglio ha pero’ un risvolto soprattutto commerciale. L’Italia punta, tra l’altro – riferiscono fonti diplomatiche – ad investimenti nel settore della Difesa e alle concessioni per lo sfruttamento della produzione petrolifera negli Emirati Arabi. Tra fine gennaio e febbraio – sottolineano le stesse fonti – rappresentanti di fondi degli Emirati arabi verranno in Italia per valutare nuove possibilita’ di investimento alla luce delle riforme portate avanti dal governo.

Sono diversi i dossier aperti tra i due Paesi, con interessi che spaziano dal campo delle infrastrutture – con il progetto della costruzione di una ferrovia tra Abu Dhabi e Dubai – ad altri temi. Interessi che riguardano diverse aziende italiane, a partire da Finmeccanica. “Renzi – spiega il viceministro Pistelli – ha presentato allo sceicco un’Italia nuova, piu’ aperta e che chiede e ha ottenuto fiducia. Sullo sfondo soprattutto la nuova sfida dell’ Alitalia, un matrimonio che – aggiunge Pistelli – oggi e’ stato celebrato e che verra’ rilanciato, un esempio che potra’ riguardare anche altre aziende”.

“Sono venuto negli Emirati Arabi per onorare l’impegno preso con lo sceicco Mohammed e che riguarda la nuova sfida di Ethiad per Alitalia – sottolinea il presidente del Consiglio”. “Gli Emirati arabi rappresentano – afferma il viceministro – un Paese che non guarda al passato, che e’ il simbolo dell’Islam moderno, un partner ideale nella lotta al terrorismo” . “E’ importante riaffermare da qui – dice Renzi – la necessita’ e l’urgenza di una condanna della violenza e della follia omicida che ha portato alla strage di Parigi e che tutti gli amici della pace e del dialogo devono essere uniti nella lotta contro l’odio per costruire un mondo piu’ sicuro” .

Nella residenza dello sceicco Renzi e’ rimasto per un paio d’ore prima di atterrare in elicottero in albergo. “Lo sceicco – conclude Pistelli – era interessato a capire come l’Europa puo’ reagire a questa violenza. E’ una sfida che l’Italia e gli Emirati arabi affrontano insieme, soprattutto per far si’ che la Libia resti un paese libero dal fondamentalismo islamico. E’ una battaglia che va vinta soprattutto sul piano culturale e religioso”. agi

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