Il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, riferisce che il Papa “partecipa nella preghiera alla sofferenza dei feriti e delle famiglie dei defunti” ed “esorta tutti ad opporsi con ogni mezzo al diffondersi dell’odio e di ogni forma di violenza, fisica e morale, che distrugge la vita umana, viola la dignità delle persone, mina radicalmente il bene fondamentale della convivenza pacifica fra le persone e i popoli, nonostante le differenze di nazionalità, di religione e di cultura“.
Qualunque possa esserne la motivazione, dichiara il portavoce della Santa Sede, “la violenza omicida è abominevole, non è mai giustificabile, la vita e la dignità di tutti vanno garantite e tutelate con decisione, ogni istigazione all’odio va rifiutata, il rispetto dell’altro va coltivato”.
Il Papa, spiega padre Lombardi, esprime “la sua vicinanza, la sua solidarietà spirituale e il suo sostegno” per “tutti coloro che, secondo le loro diverse responsabilità, continuano ad impegnarsi con costanza per la pace, la giustizia e il diritto, per guarire in profondità le sorgenti e le cause dell’odio“, in questo momento “doloroso e drammatico, in Francia e in ogni parte del mondo segnata da tensioni e violenze”.
Proprio all’udienza generale di papa Francesco, erano in Vaticano gli imam dell’Unione delle Moschee di Francia, che hanno auspicato una reazione degli stessi musulmani contro l’attentato. Intanto il giornale della Santa Sede, l’Osservatore Romano, punta il dito contro la “strategia della barbarie”, e ricordando che poco prima dell’attacco il settimanale aveva pubblicato su Twitter una vignetta su Abu Bakr al-Baghdadi, leader dello Stato islamico, parla di “un’orrida rappresaglia”.