L’Unione europea ha imposto nuove sanzioni sulla Crimea, mettendo al bando tutti gli investimenti e le navi da crociera dai suoi porti per ribadire l’opposizione all'”annessione illegale” della penisola da parte della Russia.
“L’annessione e’ illegale e quello che stiamo facendo e’ parte della (politica) di non riconoscimento”, ha spiegato la portavoce della Commissione Ue, Maja Kocijancic, esortando Mosca ad adoperarsi per mettere fine alla crisi ucraina. In base alle nuove restrizioni, le aziende europee non potranno acquistare proprieta’ in Crimea, finanziare imprese locali o fornire servizi. Sanzioni anche nei confronti dei servizi turistici, con il bando delle navi da crociera dai porti della penisola, tranne che per emergenze.
Le imprese del Vecchio Continente non potranno piu’ esportare beni o tecnologia da impiegare nei settori dei trasporti, telecomunicazioni ed energetico, in particolare per la produzione ed esplorazione di gas e petrolio. Gia’ a giugno, erano state bloccate le importazioni dalla Crimea, come parte di un piu’ vasto piano di sanzioni che comprendeva il congelamento e il bando dei visti nei confronti di esponenti russi e ucraini e aziende ritenute responsabili della crisi in corso nel Paese orientale. agi