Norman Atlantic: 11 morti, 179 i dispersi, clandestini scomparsi

 

Il numero dei morti tra le persone che erano a bordo della Norman Atlantic quando ha preso fuoco, sembra purtroppo destinato a salire: con il recupero di altri due corpi, se ne contano 11. Tra questi, secondo la Guardia Costiera, ce ne sarebbero 3 di nazionalità italiana. Il procuratore di Bari che indaga sulla vicenda ha affermato che non si hanno notizie di 179 persone e ha aggiunto; “Essendo stato accertato inconfutabilmente che la nave trasportava clandestini nascosti nelle stive il nostro timore è che purtroppo troveremo altre persone decedute sul relitto”. Lo scrive huffingtonpost

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Già lunedì mattina due clandestini afghani sono comparsi nel gruppo dei 49 naufraghi giunti al porto di Bari su un mercantile. Per questo oggi, mentre il settimanale greco To Vima, considerato tra i più autorevoli, ha diffuso il numero di 38 dispersi, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, si è affrettato a precisare che “fare le previsioni sul numero dei dispersi, l’abbiamo detto anche al ministro greco, ci sembra assolutamente prematuro. I numeri sono ballerini”. Sulla Norman Atlantic – ha spiegato il ministro – sono state salvate 427 persone (tra cui 56 membri dell’equipaggio), otto sono i morti (in serata sono stati però trovati altri due corpo ndr), per un totale di 435.

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Sulla lista d’imbarco però i passeggeri erano 478, ma alcuni dei nomi delle persone salvate non figuravano su quella lista. Dunque il “porto d’imbarco dovrà ora verificare la corrispondenza delle liste” anche perché, durante il tragitto, il traghetto aveva effettuato uno scalo nel corso del quale alcuni passeggeri potrebbero essere scesi. Anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha confermato: “continueremo a scandagliare il mare per verificare se ci fossero ancora dispersi”.

Volpe ha spiegato che “dai primi accertamenti è risultato che la lista sui passeggeri imbarcati contava 478 persone, anche se il dato va ancora sottoposto a una verifica puntuale. A bordo c’erano poi tre clandestini, due afghani e un siriano, e un overbooking di 18 persone. In totale quindi gli imbarcati erano 499, secondo una prima stima. Le persone sicuramente morte sono almeno 10: due dispersi in mare dei quali non è stato possibile il recupero, mentre sono state issate a bordo della San Giorgio 4 salme, due sono state portate dalle motovedette della Guardia Costiera a Otranto e altre due a Brindisi. Tutte le salme saranno convogliate all’istituto di medicina legale di Bari per l’autopsia”.
“Le persone salvate solo dalla Marina Militare – ha proseguito Volpe – sono state 214 e in totale 96 sono stati sbarcati in Puglia, compresi i 39 diretti a Manfredonia e verranno invece sbarcati a Taranto tra 12-14 ore, perchè le condizioni meteo non consentivano lo sbarco. Effettuando tutti i conteggi restano 179 persone di cui non conosciamo la sorte, ma tra loro moltissimi, anzi speriamo tutti, sono imbarcati su due mercantili che hanno prestato soccorso e sono diretti in Grecia dove si spera arrivino sani e salvi. Stiamo aspettando dalle autorità greche il numero dei naufgraghi portati in Grecia, che saranno sottratti dai 179 per stabilire il numero esatto”.
Quanto alle identificazioni dei cadaveri, ha concluso Volpe, qualcuna è stata effettuata ma “abbiamo bisogno di più tempo”, ha concluso il procuratore.