La Grecia va a elezioni anticipate, con la prospettiva che la probabile affermazione della sinistra di Syriza metta in pericolo i prestiti internazionali garantiti in cambio delle riforme. Anche nella terza e ultima votazione parlamentare per eleggere il nuovo presidente della Repubblica non e’ stato raggiunto il quorum di 180 voti necessari per eleggere l’ex commissario europeo Stavros Dimas, ma solo 168 voti, come nella seconda votazione. Scatta quindi la norma che prevede il ricorso automatico al voto anticipato, con tutte le incognite per Atene evidenziate dal tonfo della Borsa che e’ sprofondata a -11%.. (AGI) .