L’Isis a chi l’ha visto. Tranquilli, non ne sentiamo la mancanza, ma – per fortuna, è meglio precisare -, di Is, Isis, Isil, Daesh o come diavolo si chiama non se ne parla quasi più. Che fine ha fatto la famigerata organizzazione che ha ucciso migliaia di persone senza motivo alcuno e che non abbiamo fatto in tempo a capire neanche se si chiamasse, se: Is; Isis, Isil o Daesh? Che fine ha fatto l’altrettanto famigerato barbaro Abu Bakr Al Baghdadi che li comandava? Cosa è successo? — si chiede Armando Manocchia –
Vuoi vedere che come diceva il gobbo: ‘a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca’, e anche noi ci abbiamo preso? Vuoi vedere che i “ribelli” capeggiati dal barbaro Abu Bakr Al Baghdadi, guarda caso scarcerato dagli Obamiani dopo soli cinque anni di detenzione nella prigione di Camp Bucca, in Iraq, nonostante avesse fatto sgozzare centinaia e centinaia di persone, e che sembrava dovesse occupare mezzo mondo era dichiaratamente al soldo dell’Occidente?
Ricordate quando questi barbari minacciarono stragi orrende contro gli acerrimi nemici sciiti e la festività dell’Arbaeen? Niente di niente. Non un mortaletto. Non un petardo. Un pellegrinaggio di almeno 20 milioni di sciiti hanno affollato indisturbati la città di Karbala (foto sopra).
E che dire della Pinotti (sic) quando disse: al Corriere della Serva: “…l’azione aerea si sta diradando, anche per la difficoltà di individuare gli obiettivi. Noi attualmente contribuiamo alla ricognizione con due Predator e quattro Tornado…”? L’Is; Isis, Isil o Daesh sono usciti di scena. Cosa è successo? Il risultato è stato raggiunto.
Queste barbarie, queste migliaia di morti, con il beneplacito della sinistra e dei palestinizzati, sono serviti a legittimare il diretto intervento militare occidentale in Iraq e in Siria con l’obiettivo di cacciare Assad. Punto.