26 dic. – E’ allarme agricoltura in Emilia- Romagna: ‘pesa’ difatti sia l’anno 2014 che ha visto appesantire i conti delle aziende, che l’incognita-Russia. Da qui l’appello alla nuova giunta regionale con una ‘road map’ ad hoc per affrontare le emergenze dei vari settori, sia con una richiesta al Governo per interventi sulle diverse filiere.
“Sono state chiuse 1.900 aziende agricole nell’ultimo anno”, riporta uno studio di Agrinsieme Emilia Romagna, che conta in regione oltre 40mila imprese associate, facendo il punto su alcuni settori strategici su cui sta pesando la crisi,dalla zootecnia alla frutticoltura, alla barbabietola.
Grande allarme per il settore bieticolo-saccarifera, con la fase estiva della campagna, che e’ stata caratterizzata da incessanti precipitazioni e da temperature al di sotto della media stagionale. “Le frequenti piogge durante le fasi di raccolta e di conferimento del prodotto hanno purtroppo indotto rallentamenti nei programmi di consegna ed una conseguente maggiorazione dei costi per le aziende agricole. Nonostante queste criticita’ e avversita’, il risultato e’ eccezionale: la barbabietola si dimostra una coltura insostituibile in Emilia Romagna e lo e’ ancora di piu’ alla luce delle norme sul greening previste dalla nuova Politica Agricola Comunitaria che richiedono l’avvicendamento colturale”, spiega il coordinatore di Agrinsieme Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani.
“Nel 2015 la produzione frutticola e vitivinicola dovra’ concentrarsi – sottolinea Carlo Piccinini, presidente di Fedagri-Confcooperative Emilia Romagna – sulla valorizzazione dei prodotti e su una commercializzazione piu’ strutturata capace di competere con gli altri paesi del bacino del Mediterraneo. Tra i nodi chiave, la distribuzione, i rapporti con la GDO e la promozione dell’export: nel settore ortofrutticolo in particolare, la fase di lavorazione e trasformazione e’ troppo onerosa se paragonata a quella della Spagna, causa l’alto costo del lavoro e dell’energia; servono inoltre misure concrete e coordinate come l’assicurazione del credito all’esportazione
Sanzioni alla Russia – Con una variabile da non sottovalutare: le sanzioni contro la Russia con il crollo dell’export hanno innescato effetti immediati e drammatici sull’agricoltura regionale e la crisi del rublo che si sta profilando – conclude Piccinini – rendera’ sempre piu’ difficile il commercio con quell’area”. agi