Persino nella ospitale Svezia cresce l’intolleranza verso gli immigrati musulmani, che oltre ad aver presso possesso di interi quartieri, sono anche in lotta tra loro
25 dic – Un incendio scatenato da un ordigno lanciato dall’esterno in una moschea del centro della Svezia ha provocato cinque feriti. Lo ha reso noto la polizia, spiegando che “qualcuno ha gettato un ordigno attraverso una finestra e all’interno è scoppiato un incendio”.
Nella moschea situata a Eskilstuna, 90 chilometri a ovest di Stoccolma, “c’erano 15-20 persone”, cinque sono rimaste intossicate o ustionate. La moschea è situata al piano terra di un condominio a uso abitativo.
L’incidente arriva nel mezzo di un aspro dibattito in Svezia sulle politiche di immigrazione. La destra vuole ridurre il numero di richiedenti asilo in Svezia, mentre i partiti tradizionali sono intenti a preservare la politica immigrazionista nel paese.
La Svezia, terra da sempre traguardo di moltissimi profughi in fuga dal loro Paese, si e’ svegliata a settembre con un nuovo panorama politico che ha visto la fortissima crescita di una formazione anti-immigrati, i Democratici. Questi ultimi, guidati da Jimmie Akesson, hanno piu’ che raddoppiato la loro rappresentanza al Riksdadg (il Parlamento) dove rispetto al 2010 sono passati da 20 deputati a 49 (su un totale di 349).
La polizia sta trattando l’incidente come incendio doloso, ma non sono stati effettuati arresti finora.