13enne ceduta dai genitori agli islamisti Boko Haram per attacco kamikaze

BOKO-HARAM

 

25 dic – Una 13enne  nigeriana dice che i suoi genitori l’hanno consegnata volontariamente come kamikaze agli islamisti Boko Haram,  per essere usata come attentatore suicida. CNN

La ragazza, parlando in una conferenza stampa organizzata dalla polizia, ha detto che è stata presa nella città di Kano, dove già altre due ragazze si sono fatte esplodere le loro bombe.

La ragazza ha detto ai giornalisti che i suoi genitori l’avevano portata dai militanti che erano nascosti in una foresta vicino alla città di Gidan Zana, nella zona nord dello stato di Kano. Ha raccontato che uno dei leader le ha chiesto se sapeva che cosa fosse un attentato suicida. “Hanno detto, ‘Puoi farlo?’ Ho detto ‘no’ “, ha risposto la ragazza.

“Hanno detto, ‘Tu andrai in paradiso se lo fai.’ Ho detto ‘No, non posso.’ Allora hanno minacciato di spararmi o buttarmi in una prigione. “. La ragazza ha detto che poi ha accettato di prendere parte all’attacco, ma “non ha mai avuto alcuna intenzione di farlo”.

Non è stato possibile verificare in modo indipendente la storia della ragazza, raccontata comunque in presenza di un avvocato.

La Polizia di Kano ha detto che voleva che la ragazza a raccontasse pubblicamente la sua storia per sensibilizzare l’opinione pubblica su chi c’era dietro l’attacco. Il Commissario di Polizia, Adenrele Shinaba, citato dai media nigeriani, ha detto che voleva dissipare le voci che l’attacco fosse legato a conflitti inter-tribali.

Boko Haram, un gruppo sunnita islamico, sta conducendo una rivolta in Nigeria dal 2009. Negli ultimi mesi il gruppo ha preso il controllo di una serie di città e villaggi nel nord-est della Nigeria e ha promesso di creare uno stato islamico in quelle zone.

Le autorità nigeriane stanno lottando per sconfiggerli.